Condutture idriche in amianto, 5 Stelle chiede la mappa

Condutture in amianto nel comprensorio del Cuoio. Il tema aveva destato l’attenzione di cittadini e autorità tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo 2015, dopo che l’Autorità idrica toscana rese noto che una buona percentuale di condotte idriche era stata realizzata con l’utilizzo di cemento amianto.

Ma ora, a ravvivare la discussione, sono gli esponenti del movimento Cinque Stelle di Santa Croce, attraverso un’interrogazione che arriva sui banchi del consiglio comunale di domani sera, mercoledì 30 settembre e che segue un seminario tenuto a Santa Croce alla fine dello scorso marzo. In quell’occasione, emerse come circa il 36% delle condutture presenti nel sottosuolo santacrocese contenessero amianto.
È bene precisare subito, tuttavia, che tutte le analisi condotte dall’Autorità idrica toscana in varie zone della regione, hanno dato quasi ovunque esito negativo (salvo alcuni casi nel grossetano), con una presenza di fibre d’amianto disciolte in acqua pari a zero. Eppure, è legittimo ritenere che in futuro le stesse condutture possano iniziare a creare dei problemi. Da qui la necessità di conoscerle e tenerle d’occhio. Sul sito dell’Autorità idrica toscana, non a caso, è presente un apposito focus che censisce tutte le condutture incriminate rendendo noti i risultati dei campionamenti. Si scopre, quindi, che la presenza di condutture in amianto nei sei Comuni del comprensorio risulta superiore alla media regionale (pari al 5,96%). A guidare la classifica c’è proprio Santa Croce, con 31 chilometri di tubazioni in cemento-amianto (pari al 36% del totale), seguito da Fucecchio con 20 chilometri (16%) e da Castelfranco con 18 chilometri in fibrocemento (il 15,5% della rete comunale). Altri 24 chilometri, invece, corrono sotto il suolo di San Miniato (che valgono però il 9,6% del totale), Montopoli si attesta a poco più di 5 chilometri (il 6,6%) mentre Santa Maria a Monte si ferma a 4 (corrispondenti il 4% di tutte le condutture).
I punti di prelievo scelti per i campionamenti, effettuati ad inizio anno, sono stati via Donica a Santa Croce e via Livornese a Staffoli, piazza Padre Angelico Ceci a Fucecchio e via delle Rose a San Pierino, piazza Spalletti a Ponte a Egola e via Tosco Romagnola est a La Catena. Nel territorio di Castelfranco: viale Vigesimo e via Carraio Arsiccioli nel capoluogo e via Ponticelli a Orentano. Nel comune di Montopoli in via Belvedere a San Romano, mentre non risultano campionamenti a Santa Maria a Monte. In ogni caso, tutte le analisi hanno dato esito negativo.
Obiettivo dell’interrogazione, adesso, è quello di riaccendere l’attenzione su un tema delicato, chiedendo all’amministrazione di riferire quali misure abbia intrapreso o intenda intraprendere rispetto problema, indicando inoltre l’esatta collocazione di tutte le condotte idriche contenenti amianto.

 

 

Giacomo Pelfer

 


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