Potrebbe prendere una piega ancor peggiore in termini giuridici, finanche a giungere a rilievi penali, la vicenda dell’interruzione di luce e gas al condominio in via Galileo Galilei.

L’ultima decisione del giudice infatti, a seguito del ricorso del legale degli inquilini Massimo Duranti, è stata quella di imporre il ripristino dell’erogazione dell’energia elettrica quanto prima, in attesa dell’udienza già fissata per l’11 novembre prossimo. Provedimento d’urgenza preso in virtù dell’articolo 700 del codice di procedura civile in assenza della controparte, la società “Luce e gas Italia”, a tutela di un diritto fondamentale negato ad un utente, ma la ricostruzione dei fatti sono ancora in corso. “La decisione è stata notificata alla società in questi giorni e li obbliga, in attesa del processo, a far riallacciare la luce ai condomini” dice l’avvocato Duranti. “La Società fino ad oggi si è resa irreperibile alle nostre istanze e quindi non sappiamo se interverrà celermente. Se non lo facesse o peggio non si presentasse davanti al giudice il prossimo 11 novembre si troverebbe in una situazione difficile in occasione del processo. A quel punto sarebbe perseguibile penalmente”. La reperibilità della società è infatti uno dei nodi intorno al quale ruota parte di questa vicenda, che va di pari passo ad una necessaria notifica e quantificazione in dettaglio di eventuali debiti contratti dal condominio e ancora da saldare. Contattata anche dall’amministratore, nonché dalla società “Cooper 2000” proprietaria degli appartamenti, al fine di comprendere il motivo della mancata erogazione e procedere al saldo di eventuali debiti insoluti, Luce e gas Italia è da tempo irraggiungibile. a questa sitauzione nel frattempo corre parallela quella deu disagi quotidiani degli abitanti del condominio, in tutto una decina di nuclei familiari, fra i quali anche anziani e portatori di handicap, costretti a giostrarsi fra acqua fredda e luce spenta.

 Nilo Di Modica