“Noi stiamo andando avanti per la nostra strada, certo non sono i loro che mi dovevano convincere a fare qualcosa”. E “loro”, nello specifico, sono i manifestanti che questa mattina hanno percorso la Francesca bis con auto e palloncini colorati, per protestare contro le buche (leggi anche: Rabbia e ironia sfilano sulla Francesca Bis. Cartelli, palloncini e sfottò nel sabato mattina anti-buche – FOTO e VIDEO).

A parlare invece è la sindaca di Santa Croce Giulia Deidda, che alle proteste risponde, potremo dire seguendo il suo ragionamento, con la rigidità dei fatti. “In questi mesi, con la delibera di fine dicembre, ho avviato l’iter e quindi nel concreto il lavoro è partito, andiamo avanti con quello – dice. – Considerando poi che le elezioni io le ho vinte a maggio del 2014, il mio primo vero bilancio è stato quello del 2015 e proprio in quello io ho messo 509mila euro e ho deciso di investire nella Francesca bis. Ho avviato i lavori, il progetto, adesso come la prevede la legge è stato individuato il professionista che dovrà seguire tutti i lavori con noi: cosa mi si rimprovera?. Sulla manifestazione poi voglio precisare una cosa: io non sono a prescindere contro le manifestazioni, anzi, a ben guardare nella mia vita ne ho fatte tante, partendo la mattina presto e passando intere giornate a Roma e in tante parti d’Italia. Non è in sé uno strumento inutile. In questo specifico caso però lo è stato, perché io la scelta di avviare tutto il procedimento per la realizzazione dei lavori che si reclamano l’avevo già fatta e iniziata”. Studi che, come già scritto in dettaglio (leggi anche: Francesca Bis, tratto centrale tutto da rifare) hanno evidenziato come si renderà necessario, almeno nel tratto centrale compreso fra la rotatoria della Bretella e il semaforo di Aquarno, scavare e ricostruire il sottofondo stradale fino ad una profondità di 30 centimetri. Per i tratti più vicini al confine con Castelfranco e Fucecchio, invece, dovrebbe bastare una semplice asfaltatura.

Nilo Di Modica