Piazza Matteotti, Bertelli: ecco le ragioni del ritardo

“Nessuna mancanza di trasparenza, nessun ‘giallo’ sui lavori di piazza Matteotti”. Il vicesindaco di Santa Croce Elisa Bertelli risponde alle accuse di Antonella Meropini, consigliere di Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli, che aveva sollevato un problema di trasparenza in merito agli annunciati lavori della storica piazza santacrocese (leggi qui). In un’intervista di pochi giorni fa, infatti, il vicesindaco con delega ai lavori pubblici aveva spiegato che i documenti per il progetto della piazza, così come quelli per la sistemazione della Francesca Bis, sono stati inviati al comune di San Miniato in quanto centrale Unica per gli appalti nei comuni del Cuoio, in modo da procedere alla pubblicazione della gara (leggi qui).

“Parlando con gli uffici, però – ha denunciato Meropini – risulta che il progetto non è ancora pronto. Com’è possibile che sia già stato inviato per la pubblicazione della gara?”. In risposta, Bertelli ammette e motiva i ritardi nella stesura del progetto definitivo, ribadendo che in questa fase i documenti sono al vaglio della Centrale unica di committenza: “Per questo – dice – i documenti che Meropini chiede non sono ancora a disposizione per essere visionati”.
“Sul progetto di piazza Matteotti e della nuova viabilità non è in corso alcun “giallo”, lei vorrebbe far credere ai cittadini santacrocesi – attacca Bertelli -. Ma non mi meravigliano affatto le sue dichiarazioni, perfettamente consone al modo di fare politica al quale ci ha abituati in questi due anni. Amministrare un comune significa avere l’onore di poter fare delle scelte per il proprio paese, scelte che, nel loro quadro di insieme, perseguono sempre lo stesso obiettivo: il bene comune. Scelte che spesso hanno a che fare con il compito più alto dell’amministrare ovvero la scelta di come spendere il denaro pubblico, un compito importante che questa giunta porta avanti in maniera seria e assolutamente trasparente”.
Il ritardo nella stesura del progetto, infatti, sarebbe proprio da attribuire ad una scelta nel segno del risparmio: “Fin da subito abbiamo deciso di non esternalizzare la progettazione, se non per quelle parti che richiedevano competenze assenti all’interno dell’ufficio tecnico – riprende Bertelli -. Questo ha comportato ritardi rispetto a quel cronoprogramma che avevamo illustrato in sede di assemblea pubblica. Un ritardo che la consigliera Meropini addita senza chiederne motivo, e che in gran parte è dovuto al sovrapporsi nei primi mesi di progettazione della piazza al lavoro propedeutico per la partecipazione al bando Piu. Il progetto Piu è forse l’occasione più grande che il nostro comune potrà avere in questi anni per arrivare ad una riqualificazione organica e funzionale del tessuto urbano; un’occasione che non poteva sfuggirci. Un progetto che ha richiesto tempo, studio, analisi, sopralluoghi, progettazione, che ha assorbito il personale dell’ufficio tecnico nel suo complesso. E la consigliera Meropini conosce il progetto e conosce l’impegno progettuale perché io stessa l’ho illustrato a tutti i consiglieri comunali. Ma come spesso succede si guarda al dito e non alla luna”. Altra complicazione, poi, il nuovo codice degli appalti “che inevitabilmente – dice Bertelli – ha richiesto un momento di approfondimento da parte dell’ufficio. E non ci sono documenti nascosti così come lei vorrebbe far credere. Ci sono documenti che non sono ancora definitivi e che sono al vaglio della centrale unica di committenza, uno strumento nuovo al quale dobbiamo ricorrere per gli affidamenti dei lavori superiori a 150mila euro. Questo è il motivo per cui i documenti che lei chiede non sono ancora a disposizione per essere visionati. Progettisti e amministrativi si stanno coordinando perché alla fine del vaglio degli schemi documentali il progetto esecutivo sia pronto e si possa procedere con gli espletamenti di gara. Nessuna mancanza di trasparenza quindi, bastava una semplice telefonata per avere le spiegazioni in questi termini”.
“Stessa cosa per il costo dell’opera – conclude il vicesindaco -. I costi non sono lievitati ma sono stati analizzati nel dettaglio e ridefiniti in fase di progettazione definitiva; sottolineo che quegli 800.000 euro che vengono citati come una cifra enorme copriranno non solo il lavoro di rifacimento integrale della piazza ma anche la realizzazione delle due rotatorie e il tappeto di asfalto della strada. Si può essere in disaccordo con la filosofia del progetto, si può discutere su idee e visioni diverse, ma francamente rimango spiazzata da questa modalità di fare politica basata esclusivamente sul tentativo di fare polemica con attacchi personali e personalistici. Fare politica è altro”.

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