Santa Croce, Dani: “Come farò a uscire di casa?”

I sanpietrini hanno già lasciato il posto alla sabbia nell’area incantierata di piazza Matteotti, dove i lavori, spediti, hanno preso il via ormai da oltre una settimana. A creare un po’ di scompiglio però in questi giorni, più dei lavori, è la nuova impronta data alla viabilità, con via Roma ormai stabilmente a senso unico in direzione Castelfranco e lo spazio, più ampio, dato alla biblioteca.

“La cosa veramente incomprensibile è la strettoia che verrà a crearsi, come pensano che uscirò di casa?” si domanda Agostino Dani, residente proprio di fronte alla Adrio Puccini. La sua proprietà, sulle cui uscite insistono due passi carrabili, è infatti compresa in quel tratto di via Roma che alla fine dei lavori si ritroverà dimezzata rispetto alle dimensioni attuali. Una decisione presa in virtù del nuovo senso unico della via, che lungo tutto il resto della piazza sarà infatti interessata dai parcheggi, ma anche a seguito della necessità di dare uno spazio più ampio alla biblioteca, per la quale si pensa a un’area usufruibile in particolare d’estate. Il risultato è un marciapiede che proprio di fronte alla biblioteca invaderà metà dell’attuale strada, creando quella famosa strettoia che alla famiglia Dani, adesso, proprio non va giù. “Ho già scritto al comune. La circolazione in uscita ed entrata da casa per me diventerà complicata, come anche la visibilità. Troppo stretto lo spazio che verrà fuori – spiega –. Andando in comune, all’ufficio tecnico, qualcuno degli addetti ha cercato di minimizzare, invitandomi pure a far finta di niente ‘tanto poi… una volta fatta la piazza, se per uscire di casa ci sarà da montare qualche volta sul marciapiede che sarà mai’. Evito di commentare. Il problema è che di colpo mi ritrovo con due passi carrabili, che pago da tempo immemore, dei quali non so più che fare, senza contare il rischio che correremo tutte le volte che usciremo di casa”. Il cantiere, intanto, prosegue, con le transenne che già danno un’idea di come potrà diventare la piazza. “Di fronte a casa mia io avrò un vero e proprio imbuto – continua Dani –. Gente che arriverà sfrecciando, forte del senso unico, insieme a gente che uscirà dai posteggi. Nel mezzo ci sarò io, che non avrò nemmeno più lo spazio per girare. Se mai avrò bisogno di chiamare a casa un mezzo più grande come faremo?”.

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