Santa Croce, il ritorno del mercato in centro divide gli ambulanti foto

Il ritorno a “casa” sarebbe previsto per il 13 maggio, con una nuova disposizione che, oltre a piazza Matteotti e via Guidi, dovrebbe coinvolgere anche il “ferro di cavallo” attorno al prato di piazza del Popolo. È questa la soluzione ipotizzata dall’amministrazione Deidda per il ritorno del mercato settimanale nel centro storico, più volte annunciata e illustrata anche negli incontri pubblici con i cittadini. Eppure, parlando con gli ambulanti, il ritorno sembra tutt’altro che scontato: una parte dei commercianti spinge da tempo per restare in piazza Romero, in quella che dovrebbe essere in teoria solo una sede provvisoria. La questione, ovviamente, è destinata ad accendere il dibattito nei prossimi mesi, con gli ambulanti pronti a lanciare un sondaggio fra gli espositori ma soprattutto fra i cittadini.

Ad annunciarlo è Rodolfo Bernardini, ambulante, membro della commissione mercato e titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento di Santa Maria a Monte, che da anni sostiene la localizzazione del mercato del sabato in zona Coop. “Non tanto per una questione di vendite – spiega – quanto per il servizio che riusciamo a dare al cittadino. Pensiamo alla persona anziana che è costretta a muoversi per il mercato con i sacchetti e che non ce la fa: in piazza Romero, invece, c’è la possibilità di arrivare nelle vicinanze con la macchina o con il servizio di bus navetta. Non è un caso se i grandi punti vendita costruiscono prima i parcheggi. È chiaro che parliamo di un’idea diversa rispetto al mercato di una volta, però tutto si gioca sul servizio che riusciamo a dare: Santa Croce in questo può diventare una piccola Pontedera”. A questo, secondo Bernardini, si aggiungerebbero anche difficoltà logistiche e normative per il ritorno del mercato in piazza Matteotti: “Non c’è proprio lo spazio – dice – soprattutto per il passaggio dei mezzi di soccorso previsto dalla legge. Con i nostri banchi, poi, rischiano in un attimo di rovinare la nuova piazza, senza contare che in piazza Romero abbiamo anche le colonnine con tutti gli allacci”.
Gli ambulanti, comunque, attendono adesso una mossa da parte del Comune, per poi dare inizio ad una sorta di referendum tra la gente con la collaborazione di Confesercenti. “Il Comune ci deve chiamare per farci vedere la nuova ubicazione, perché al momento abbiamo visto solo un disegno di massima – aggiunge Bernardini -. A quel punto faremo un confronto per poi lanciare un sondaggio fra tutti gli ambulanti ma soprattutto tra i cittadini. Credo che l’ultima parola alla fine spetti a loro”.
Un dibattito, insomma, che sembra solo all’inizio, anche se tra gli stessi ambulanti si respirano posizioni diverse. “Siamo un po’ divisi”, ammette Giovanni Mallia, proprietario di un banco di calzature, che lamenta invece un calo di vendite e di clientela proprio a partire dal trasferimento dello scorso agosto. “Io parlo per la mia esperienza personale – dice – ma vedo che anche altri banchi, ormai, hanno esaurito l’effetto novità delle prime settimane. Secondo me scontiamo una minore presenza di clienti da fuori Santa Croce: da Fucecchio, ad esempio, in tanti trovano più comodo raggiungere il mercato di Ponte a Egola”.

 

Giacomo Pelfer

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