Sacco di escrementi gettato in chiesa a Santa Croce

Prima l’odore, intenso e nauseante. Poi la vista di quel sacchetto di plastica gettato sopra il pavimento. Un sacco colmo di escrementi, tirato in mezzo alla navata centrale della chiesa a pochi metri dall’ingresso principale. È l’immagine incredibile che alcune persone si sono trovate di fronte questa mattina, 21 ottobre, varcando la soglia della chiesa Collegiata di Santa Croce.

Le prime ad accorgersene sono state le donne impegnate nelle pulizie, arrivate in chiesa verso le 8,30 quando l’edificio di piazza Garibaldi era aperto da poco più di mezz’ora. In terra sopra il pavimento inzaccherato c’era quel sacchetto di plastica che qualcuno, chissà perché, aveva deciso di gettare nel bel mezzo di una chiesa. Un’azione preparata e voluta, dato che difficilmente qualcuno gira per strada con un sacco di feci sotto braccio. Un’azione apparentemente inspiegabile: forse uno scherzo di cattivissimo gusto, forse il gesto di uno squilibrato, ma sicuramente un atto che ha il sapore della profanazione. “È stato davvero sgradevole, soprattutto per le due donne che si sono fatte carico di pulire”, racconta il nuovo parroco don Alberto Breda, allertato subito dopo l’accaduto. L’immagine che il parroco si è trovato di fronte è di quelle che non si dimenticano, con l’odore nauseante che in pochi istanti ha invaso ogni parte della chiesa, mentre la notizia dell’accaduto si diffondeva tra le strade del centro.
A pochi metri da qui, nella vicina Carducci, qualcosa di analogo era già accaduto lo scorso aprile, quando alcuni residenti avevano lamentato il sistematico lancio di feci da una finestra (leggi qui). Stavolta, però, la situazione appare un po’ diversa, dato che qualcuno è entrato volutamente in chiesa per lasciare il proprio disgustoso ‘regalo’. A detta don Alberto, però, è da escludere l’ipotesi di una qualche ritorsione nei confronti della parrocchia. “Sono a Santa Croce solo da quattro mesi – dice – ma a quanto ne so non si sono mai registrati episodi e o atti vandalici contro la chiesa. Anzi, una delle cose belle di Santa Croce sta proprio nel fatto di poter tenere le chiese aperte tutto il giorno, senza problemi, mentre in altri posti vengono installate telecamere o le chiese vengono chiuse all’ora di pranzo. Pensiamo quindi che sia stato un gesto isolato. Qualora dovesse ripetersi allora ci sarebbe da preoccuparsi”.

 

Giacomo Pelfer

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