Prime donne al voto nel 1946 ricevute in comune

Teresa, Nella, Iva, Elda, Lady, Pierina, Alfredina, Natalina, Lida e Rita sono state le protagoniste di una serie di interviste che l’assessorato alla coesione sociale e la consulta per le pari opportunità del comune di Santa Croce sull’Arno hanno voluto raccogliere in una pubblicazione dedicata all’esperienza del loro primo voto avvenuta in occasione del referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946. Sabato scorso (28 ottobre) queste “ragazze del ’46” sono state ricevute in sala consiliare dal sindaco Giulia Deidda, dall’assessore Carla Zucchi e da membri della consulta e, nel corso di una semplice ma toccante cerimonia, hanno ricevuto i complimenti e i ringraziamenti di tutta l’amministrazione.

Non tutte le signore sono state in grado di partecipare all’iniziativa a causa dell’età avanzata, in particolare è mancata all’appello Iva Bracci che ci ha lasciato pochi mesi fa dopo aver compiuto 104 anni e che è stata ricordata con un’emozione speciale.
Il sindaco, nel consegnare una copia della pubblicazione e un omaggio floreale ad ognuna di loro, ha dichiarato: “Le protagoniste di questa raccolta sono donne, sono santacrocesi, sono la più vera testimonianza di un avvenimento storico che ha segnato un passaggio fondamentale per i diritti di cittadinanza delle donne: il diritto di voto. Questa iniziativa aggiunge un tassello fondamentale ad un progetto importante della nostra azione amministrativa, quello di valorizzare la nostra memoria collettiva che è lo strumento fondante della nostra identità e del nostro futuro”.
L’assessore Carla Zucchi ha aggiunto: “Abbiamo di fronte una pubblicazione apparentemente piccola ma che ha in realtà un grande valore simbolico perché grande è il lavoro di ricerca svolto con rispetto e attenzione, grande è stato il momento storico a cui si riferisce e grande, il cambiamento che ne è scaturito: un cambiamento che ha richiesto impegno e fatica, ma che ha aperto una stagione di emancipazione e di libertà per tutte le donne. Da questi racconti emerge anche uno spaccato di storia locale con le abitudini di paese, la solidarietà reciproca, i riti sociali, i valori solidi di gente semplice e coraggiosa e sopratutto emerge prepotente la conquista di un diritto. Grazie a queste donne speciali, che con le loro scelte ci hanno indicato un cammino e con la loro testimonianza ci hanno fatto l’ennesimo regalo”.
Federica Fiori, presidente della consulta per le pari opportunità, ha concluso: “Nel raccogliere queste interviste, abbiamo incontarto e conosciuto persone veramente speciali ancora lucidissime e appassionate. Siamo state accolte da ognuna di loro in modo positivo, tutte sono state felici di raccontare molti episodi della guerra, momenti lontani che sono rimasti scolpiti nella loro memoria, e di rivivere l’emozione della loro prima volta alle urne, ricordando quel giorno come un giorno di festa grande per tutti, sopratutto per loro che, in quanto donne, per la prima volta hanno potuto fare la loro prima importante scelta”.
Non sono mancati gli interventi delle ospiti e dei loro familiari: tutti hanno manifestato la soddisfazione per l’iniziativa e per il loro coinvolgimento, sottolineando l’importanza di ricordare e consegnare alle giovani generazioni la memoria di un passato tormentato, ma fecondo di grandi valori, quelli stessi che nel presente spesso sembrano dimenticati.

 

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