Lavoratori aggrediti, Toti e Deidda: “Inqualificabile violenza”

“Ci lascia indignati e profondamente amareggiati che si tratti di un’azienda che già in passato era stata oggetto di controlli da parte delle autorità competenti”. Un atto di “inqualificabile violenza” quello contro i due lavoratori aggrediti (“Chiedono il salario, lavoratori aggrediti”: denuncia Cgil) secondo i sindaci di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda e di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti. Un gesto consumato nel territorio di Santa Croce ma per fatti avvenuti in un’azianda di Castelfranco. Un fatto che sconvolge, oggi, un intero distretto.

“Siamo stati informati del bruttissimo episodio di violenza – spiegano – subita da due ragazzi che chiedevano quanto loro spettante per avere lavorato all’interno di un’azienda del comprensorio. Come sindaci, ci sentiamo entrambi chiamati in causa per un atto di inqualificabile violenza consumata nel comune di Santa Croce sull’Arno da parte di un’azienda operante nel comune di Castelfranco di Sotto. Di fronte a quanto accaduto esprimiamo la nostra totale e incondizionata vicinanza ai ragazzi colpiti dall’aggressione e piena solidarietà all’intera Comunità Senegalese. Non vogliamo considerare questo fatto come gesto discriminatorio, quanto un episodio da denunciare per il suo ledere ogni principio di legalità e rispetto della dignità umana. Come autorità ci impegniamo a verificare lo svolgersi dei fatti, con ogni strumento a nostra disposizione, perché la situazione sia chiarita al più presto. Dev’essere chiaro che questo modo di operare – è giusto e doveroso ribadirlo – è del tutto contrario all’etica che appartiene ai nostri imprenditori. Nell’esprimere la nostra ferma condanna, precisiamo che chi opera con queste modalità è un criminale e come tale va considerato. La condotta di chi si è macchiato di questo crimine non può essere paragonabile all’intero comparto produttivo che, grazie all’attività degli imprenditori e al lavoro degli addetti, ha saputo raggiungere livelli alti di qualità, apprezzati in tutta Italia e non solo. Per questo motivo auspichiamo che arriverà una netta condanna anche da parte delle organizzazioni rappresentative degli imprenditori.
Nel contempo ci impegniamo a favorire la discussione sul regolamento attuativo del codice etico di distretto, affinché sia ancora più chiaro e garantito che le aziende operanti nel nostro territorio operano nel rispetto della dignità dei lavoratori. Occorrono parole chiare: si tratta di atteggiamenti criminali e come tali vanno considerati. Al solito modo non possiamo fare generalizzazioni. Ci aspettiamo pertanto che chi compie tali azioni sia non solo condannato, ma anche isolato da parte di coloro che operano nel nostro distretto”.

 

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