Innovazione, confronto fra imprenditori e produttori

Sostenibilità, innovazione e trasferimento tecnologico: questi alcuni dei temi trattati nel seminario promosso dall’associazione conciatori con la Apnes, azienda italiana specializzata nella progettazione e produzione delle pistole automatiche a spruzzo Aircom. L’evento, che si è svolto nei giorni scorsi all’Assoconciatori, ha visto la partecipazione degli imprenditori del gruppo giovani conciatori e di produttori di macchinari per conceria: con Annapaola Trione, amministratore delegato Apnes, erano presenti Lorenzo Simoni per l’azienda Barnini, Simone Giuntini e Francesco Turini per la Gozzini.

Gli ospiti si sono confrontati su evoluzione tecnologica nei procedimenti industriali e investimenti per la riduzione dell’impatto ambientale. “E’ utile – dice il direttore Poteco Domenico Castiello– sensibilizzare sia gli attori della filiera pelle che il consumatore finale sulla portata reale del concetto di ecocompatibilità, che non riguarda solo la composizione di un prodotto, ma ne investe tutta la storia: come e dove quel prodotto è stato realizzato, con quali macchinari, usando quali processi e risorse. Senza questa consapevolezza il concetto di sostenibilità resta un contenitore vuoto”.

 

I vantaggi dei nuovi processi industriali Tra gli spunti emersi nel corso del seminario, quelli legati ai vantaggi che derivano dall’uso dei più moderni strumenti e processi industriali: “vantaggi molteplici verso i quali è utile un’opera di informazione -dice Lorenzo Simoni– che coinvolga i fornitori dei macchinari, il cliente che acquista quei macchinari e chi concretamente li adopera in modo da favorirne la progressiva diffusione superando la resistenza di quanti scelgono invece ancora pratiche e strumenti meno evoluti”. Fondamentale, nel contesto di un mercato che si evolve in modo responsabile, la capacità di coniugare artigianalità e progresso tecnologico: “Innovazione e procedimenti industriali all’avanguardia – dice Simone Giuntini – non devono essere percepiti in contrasto con la dimensione dell’artigianalità che anzi può essere valorizzata dalla tecnologia e dalla standardizzazione di alcune procedure anche su volumi produttivi contenuti”. “Il tema della sostenibilità e della sicurezza in conceria – aggiunge Annapaola Trione – rappresenta un fattore importante non solo in un’ottica di etica e di rispetto dell’ambiente e delle risorse altamente specializzate che vi operano, ma anche in termini di competitività e di attrattività sul mercato. Il dialogo su queste tematiche rappresenta un segnale incoraggiante che deve generare sempre più attenzione e contaminazione verso tutti i distretti conciari italiani, promuovendo assieme all’ innovazione produttiva, anche percorsi di formazione e di comunicazione utili a posizionare al meglio tutti gli attori coinvolti nella filiera ed essere attrattivi e ricercati per competenze e per valori, tangibili e intangibili”.

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