Lampedusa in mille pezzi, la rotatoria si ‘sgretola’ – Foto foto

La rotatoria Lampedusa si sta sgretolando in mille pezzi. Cordoli e zanelle letteralmente sparpagliati, distrutti e sganciati da terra dal continuo transito di mezzi pesanti. Peccato, però, che la rotatoria in questione non abbia ancora compiuto 5 anni.

Inaugurata nel 2013 in via Sant’Andra, la rotatoria Lampedusa dà accesso al Braccetto della Bretella del Cuoio: uno snodo attraversato ogni giorno da centinaia di auto, camion e furgoni diretti verso le aziende della zona industriale. Un traffico che recentemente è stato anche incrementato dall’inaugurazione del braccetto di Castelfranco. Eppure, quel cordolo che dovrebbe chiudere il perimetro della rotatoria è già divenuto irriconoscibile. Numerose le parti rovinate e saltate completamente, con i pezzi sparigliati dentro la rotatoria e la sabbia sottostante ormai in bella mostra. Un’immagine che certo non è il migliore dei biglietti da visita per la principale zona produttiva del distretto.
“I nostri tecnici hanno fatto un sopralluogo sul posto pochi giorni fa – spiega il vicesindaco Elisa Bertelli -, stiamo cercando di capire cosa è successo per vedere cosa fare. In qualche modo interverremo”. Di certo c’è da rilevare un lavoro eseguito non proprio a regola d’arte, con cordoli e mattonelli appoggiati sulla sabbia in uno snodo pensato per un traffico industriale. Un fatto singolare, che si aggiunge all’assenza dell’illuminazione, da quando i cavi di rame furono trafugati notte tempo pochi giorni dopo l’inaugurazione del braccetto. “Stiamo valutando e quantificando il ripristino della linea – spiega Bertelli – con l’obiettivo però di rendere i cavi più sicuri e meno estraibili”. (g.p.)

 

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