Da due settimane ha il telefono muto, anziano isolato

“C’è un guasto in zona e quando sarà riparato me lo faranno sapere”. Ma quel numero fisso che non funziona dal 5 marzo è a casa di un uomo di 83 anni che vive da solo, assistito da una badante. A raccontare questa storia, allo stremo delle forze e con una crescente preoccupazione, è la figlia. “Ho dato a mio padre un telefono cellulare – racconta – ma non mi sento tranquilla, non è lo stesso, non può usarlo con la stessa facilità”.

L’uomo abita a Santa Croce sull’Arno e ha un telefono fisso rete Telecom. “Ho chiamato la società circa dieci volte nel corso di questi giorni – racconta la donna -. La maggior parte delle volte parte un disco con la registrazione di un messaggio che parla di un guasto in zona e che quando si risolverà lo segnaleranno al mio cellulare. Per tre volte, poi, sono riuscita a parlare con l’operatore ma la cosa non cambia”. La donna deve aspettare. Ma come si aspetta con un padre di 83 anni dall’altra parte di un telefono muto? In un periodo in cui sono molte le storie di solitudine e abbandono, questa sembra in controtendenza. O forse è solo che le altre si fanno sentire di più, essendo eccezioni. “Sono in ansia e non so cosa fare”, ripete. Tanto più che, se all’origine del problema c’è un guasto in zona, allora altre persone saranno nella stessa situazione. “Per quanto ne so io si e anche delle attività commerciali, hanno lo stesso problema”.

 

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