Museo della conceria, transenne dopo il crollo

Fa sempre un certo effetto vedere un edificio nuovo, completato appena una decina di anni fa, circondato e transennato come fosse un vecchio rudere pericolante. Eppure è l’immagine che da alcune settimane si incontra in via di Pelle a Santa Croce, transitando di fronte al mai allestito Museo della conceria.

“Una scelta in via precauzionale, giusto per stare tranquilli” come spiega il vicesindaco Elisa Bertelli, in attesa che l’ingegnere Massimiliano Poli di Empoli consegni negli uffici comunali l’esito della perizia sulla messa in sicurezza del rivestimento esterno in mattoni. Un’indagine affidata lo scorso novembre, dopo il distacco (avvenuto a giugno) di una bella porzione di mattoni nella parte retrostante dell’edificio (leggi qui Crollano i mattoni al Museo della Conceria – Foto). A staccarsi era stato il rivestimento in laterizio che copre la mura in cemento armato dell’edificio moderno, quello pensato e progettato dall’architetto Massimo Carmassi come struttura di accesso al futuro museo. All’indomani del crollo, avvenuto tra l’altro alla vigilia di un importante evento ospitato nei locali del museo, l’amministrazione aveva affidato un primo intervento di messa in sicurezza urgente, giusto per staccare dal muro tutte le parti pericolanti e controllare a suon di martellate la stabilità di quelle vicine. Nell’autunno, poi, era arrivato l’affidamento della perizia all’ingegner Poli di Empoli e all’impresa edile Rinaldi e Masini di Santa Croce. Un affidamento da 10mila euro complessive, che pochi giorni fa è stato rivisto e aggiornato per inserire nel conto anche il noleggio delle transenne. “In via cautelativa – dice Bertelli – in attesa che l’indagine sia conclusa, abbiamo dovuto prendere in affitto il materiale per la messa in sicurezza immediata, vale a dire per il noleggio delle transenne che dovranno necessariamente restare intorno al museo per qualche mese”.
Nel dettaglio, quindi, l’affidamento varato dall’amministrazione mette in campo 4mila euro per l’incarico professionale all’ingegner Poli, altri 1900 circa per la messa in sicurezza immediata e il noleggio delle transenne, più 3900 euro per gli ulteriori interventi ancora da definire a seguito dell’indagine. “Pensiamo che non ci siano rischi reali sulla stabilità del rivestimento – precisa Bertelli – dato che già al momento del crollo avevamo provato a martellare altri punti per verificarne la tenuta. Ad ogni modo, qualora dovesse staccarsi qualcosa è giusto stare tranquilli, in attesa della conclusione dell’indagine”.
Alla fine dei conti, tuttavia, resta l’immagine di una struttura praticamente nuova, mai utilizzata come avrebbe dovuto e che adeso si scopre improvvisamente anche “fragile”, con tanto di ulteriori costi a carico delle casse comunali. Un cruccio non da poco per l’amministrazione del sindaco Deidda: “In questi anni abbiamo avuto necessità di investimenti più urgenti – dice Bertelli – e la priorità è stata data ovviamente alla messa in sicurezza di strade ed edifici. Se non ci fossero state queste priorità ci saremmo occupati molto volentieri anche del museo. Rispetto a quando era stato progetto i tempi sono cambiati, anche se la volontà di vederlo allestito per noi rimane”.

 

Giacomo Pelfer

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