Lo stile è una questione di chimica: Taddei, Manzi e C da 50 anni foto

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Una storia di famiglia. Perché la Taddei, Manzi & C è alla seconda generazione, ma anche perché, ha ricordato Simone Manzi, “lavorare da noi è stare in famiglia”. Una famiglia alla moda, che da mezzo secolo crea prodotti chimici per conceria, rifinizione, botte. Una splendida 50enne, questa indistria di Santa Croce sull’Arno, che a Montecatini ha festeggiato un compleanno importante, di quelli non da tutti. Un’occasione che è tante occasioni: presentata la collezione inverno 2019-20.

“Abbiamo cercato di impegnarci al massimo per questo catalogo” ha detto Simone Manzi, aprendo una serie infinita di ringraziamenti. Come si fa, insomma, nelle grandi e affezionate famiglie. “Grazie – ha detto – a tutti quelli che ci hanno aiutato a creare questi prodotti dei quali siamo orgogliosi. Grazie ai tecnici che in questi mesi hanno lavorato sodo. A quelli che ci sono da sempre e a quelli nuovi. Grazie anche al meteo, che stasera è stato benevolo dopo sere di pioggia. Grazie, infine, ai due fondatori che 50 anni fa hanno fatto questa azienda: Raffaello e Massimo. L’applauso è per voi”. Forte, lungo e sincero, quell’applauso, che racconta una passione, prima che un lavoro e la voglia di farlo insieme, in famiglia, appunto. Ma sempre con serietà, professionalità, competenza. E anche creatività.
E’ stato lo stilista Niccolò Giannini di European Fashion Design a raccontare le tendenze: quella brillante del ghiaccio, quella decisa dell’underground e quella più audace e “azzardata”. I colori e gli effetti di Frozen raccontano paesaggi lunari, come quelli antartici, dall’aspetto iridescence, con tonalità dal bianco ai toni del blu. E’ una New York più Bronx quella raccontata da Metropolis, che veste donne decise, dai toni netti, che siano rosa o viola. Conoscere le regole per stravolgere: questo lo stile Excess, in cui lasciarsi guidare dall’istinto e infrangere le regole per innovare. Il non convenzionale è la direzione.
La musica, il cibo e anche uno spettacolo aereo sono stati degna cornice di una serata alla quale hanno partecipato anche la sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda e l’assessore Piero Conservi.
Era il 1969. Raffaello Taddei e Massimo Manzi sognano in un fondo a Santa Croce. Hanno una passione e un progetto, qualche amico conciatore e un laboratorio conciario con magazzino. Basta questo a prendere la rappresentanza della Casa Chimica Internazionale Stahl. Ma non basta questo a realizzare il sogno dei due giovanissimi soci: così, mentre la Stahl studiava e investiva nella ricerca del prodotto chimico, Taddei e Manzi usavano questi risultati per il servizio e per la creazione per i conciatori. Un’intuizione, questa, che si lega a un obiettivo: “Creare un pacchetto su misura per ogni cliente”. Clienti soddisfatti significa altri clienti ed è così che lo stabilimento si amplia. E anche la squadra: ai due soci si aggiunge un gruppo di tecnici di rifinizione. Più o meno 25 anni dopo, la seconda generazione, i figli dei fondatori Simone ed Elisa Manzi e Manuela e Cinzia Taddei fondano l’International Leather’s Chemical che opera e offre servizi della Taddei & Manzi ma all’estero raggiungedo Paesi come Francia, Spagna, Portogallo e Russia, Cina, l’India e il Pakistan, Egitto, Tunisia, Venezuela, Cile, Brasile.

 

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