Trucco dello specchietto, nuovo caso a Santa Croce

Il vecchio trucco dello specchietto non sembra destinato a passare di moda. L’ultimo episodio, segnalato da un nostro lettore, è avvenuto nella giornata di venerdì (8 febbraio) a Santa Croce, quando un uomo a bordo di una Fiat 500 si è visto inseguire da un automobilista, alla guida di una Wolkswagen Golf di colore bianco, che lamentava di essere stato colpito allo specchietto sinistro mentre si trovava in sosta a bordo strada.

Tutto è iniziato in via della Libertà, poco prima delle 13,30, all’altezza della gelateria Verbella, dove l’uomo alla guida della 500 ha sentito un colpo sulla fiancata destra del proprio veicolo. “Viaggiavo al centro della carreggiata, su una strada a senso unico – racconta – ad almeno mezzo metro di distanza dalle auto in sosta sul lato destro. Istintivamente ho rallentato, ho guardato gli specchietti ma non ho visto niente, quindi ho pensato che potesse trattarsi di un sasso partito dall’auto di fronte». Una volta arrivato alla rotatoria del palazzetto dello sport, però, l’uomo ha visto la Wolskwagen alla sue spalle che gli intimava di fermarsi. Istintivamente ha accostato in via XXIII settembre, a fianco del supermercato Coop, dove l’altro automobilista ha iniziato a lamentarsi dello specchietto rotto, senza tuttavia che vi fossero segni di contatto sulla specchietto destro della 500, unico punto dell’auto che avrebbe potuto colpire un ostacolo laterale su una strada perfettamente rettilinea. Tuttavia, è bastata una breve distrazione del primo automobilista, intento a controllare il proprio specchietto, perché comparisse sulla fiancata della 500 una misteriosa strusciata scura, la cui altezza, tuttavia, non coincideva con quella del fantomatico specchietto rotto. A quel punto, gli ultimi dubbi sono stati fugati: resosi conto del tentativo di truffa, l’automobilista è tornato in auto ed è ripartito, mentre l’altro ha desistito e se n’è andato per la sua strada. Il nostro lettore ha segnalato l’accaduto solo in un secondo momento ai carabinieri della stazione di Santa Croce, senza avere la prontezza di annotarsi il numero di targa. La raccomandazione, in questi casi, è quella di telefonare immediatamente e senza indugi alle forze dell’ordine.

 

Elisa Venturi

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