Eugenia Vanni in mostra a Villa Pacchiani

Eugenia Vanni torna a Villa Pacchiani dopo la partecipazione nel 2011 alla mostra collettiva Sei gradi di separazione, dopo la vittoria del Premio Santa Croce Grafica (VI edizione nel 2011) e dopo la partecipazione al progetto Terranauti (per Toscanaincontemporanea2013). Stavolta ci torna da sola, con la mostra La pittura intorno, che sarà inaugurata sabato 4 maggio alle 17,30 al Centro Espositivo Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno.

 

Se nelle precedenti mostre l’artista aveva presentato una piccola selezione del suo lavoro, la mostra La pittura intorno. Tela su stoffa costituisce l’occasione per mostrare la sua ricerca più recente e più ampia. L’artista si concentra sulle tecniche di belle arti per operazioni concettuali che riguardano i supporti e la loro preparazione. Essi diventano i soggetti delle opere e non costituiscono più solamente fasi intermedie funzionali e tecniche. Il gesto dell’artista, la creazione di uno spazio di possibilità (il lino, la tela, la tavola preparata), la valorizzazione degli strumenti e di tutti gli “utensili” del pittore (stracci per pulire i pennelli, tavolozze), sono tutti processi sigillati dall’intervento dell’artista e diventano nello stesso tempo il “come” e il “cosa” dell’opera.
Specificità di pittura e scultura, le caratteristiche del loro “medium”, il lavorare, in pittura, dentro uno spazio bidimensionale, accogliere il tradizionale interrogarsi della storia dell’arte sullo spazio pittorico e sull’oggetto “quadro” sono intese da Eugenia Vanni come sfide per una riflessione contemporanea sul dipingere. Le opere in mostra si dispongono attorno a due grandi gruppi di lavori: quello più recente de La pittura intorno (2019) e quello dei Ritratti (2016 – 2018).Il ciclo La pittura intorno comprende vari gruppi di dipinti in cui viene riconsiderato ciò che è stato dipinto e cosa no, dato che è il supporto “tela di lino grezza” a essere dipinto in modo realistico intorno a elementi sottostanti già presenti.
Nei Ritratti i soggetti effigiati sono nuovamente ciò che nel processo pittorico è strumentale o che rimane nascosto: un pannello di MDF dipinto a tempera all’uovo su una tavola di noce massello, una tavola di legno preparata dove è ritratta a tempera all’uovo una tela bianca, una tela di lino ritratta ad olio su tela di cotone. All’apparenza monocromi, essi si rivelano ad uno sguardo ravvicinato, ritratti di materiali, ambigui nell’essere raffigurazione, monocromo o astratto. Infine, come collegamento con la Collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e come riferimento alla partecipazione al Premio Santa Croce Grafica in una prospettiva di “abitare” un luogo espositivo in periodi diversi della vita e della carriera, sono presenti in mostra anche due Xilofagie, stampe xilografiche ottenute da matrici di legno tarlato, dove l’immagine ottenuta con il processo di stampa è molto simile a quella di un cielo stellato.

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