Zona industriale di Ponte a Egola impraticabile

Le forti piogge, le criticità, le hanno create anche a Ponte a Egola, nella zona dell’area industriale di Romaiano.

Circa una decina di concerie sono state interessate dai ristagni d’acqua che, fortunatamente, per lo più si è fermata alle strade, rendendole impraticabili per alcune ore, in particolare nella zona di via della Tecnica, via della Spira e in via Erti. Dalla prima mattina di oggi 24 agosto, si sono recati sul posto i tecnici del consorzio di bonifica del Basso Valdarno, il presidente del consorzio conciatori di Ponte a Egola Michele Matteoli e l’assessore ai lavori pubblici del comune di San Miniato Manola Guazzini. Gli allagamenti sono stati causati dal rio Malucco, dove scaricano tutte le caditoie della zona. Il canale infatti una volta che il livello delle acque ha superato quello del piano di campagna non è riuscito più a ricevere e sono iniziati i ristagni di acqua, in pratica le strade hanno fatto cassa di espansione. Sul posto sono subito arrivati anche gli operai del comune per verificare lo stato della caditoie e delle fognature delle acque piovane e tutto è risultato in regola quindi non vi erano ostruzioni. La situazione è poi tornata alla normalità nel corso della mattinata, una volta che ha smesso di piovere e le acque sono defluite.
La vicenda della mattinata è stata seguita comunque con estrema attenzione dall’assessore Manola Guazzini, che ha ribadito: “Il problema anche in quest’ultima occasione come si è evidenziato dipende dal rio Malucco su cui però non ha competenza il comune, ma il Consorzio di bonifica che sta lavorando ad una soluzione”.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente del consorzio conciatori di Ponte a Egola Michele Matteoli che ha detto: “Queste situazioni di allagamenti si protraggono da tempo ogni volta che piove in modo più abbondante, probabilmente a causa di condizioni climatiche che sono cambiate, questa zona viene interessata da allagamenti. Questa mattina sono state una decina le concerie interessate dai disagi dovuti all’impraticabilità delle strade, nella sfortuna abbiamo avuto il vantaggio che molte aziende erano ancora chiuse per le ferie. Questo problema però dovrebbe essere risolto, visto che va avanti da tempo e che è noto nella sue cause. Non è possibile che le aziende conciarie quando piove non possano essere raggiunte o come nel caso di una in particolare, debbano mandare i lavoratori a casa perché altrimenti rischiano di rimanere bloccati in azienda per le strade impraticabili. Servirebbe un po’ di operatività da parte degli enti, in particolare il Consorzio di Bonifica per intervenire e risolvere il problema del rio Malucco”.
La questione della zona di Romaiano 2 dal punto di vista idraulico è abbastanza semplice, come spiegano dal comune. ll rio Malucco scorre incassato tra la ferrovia che poggia su una scarpata più alta del piano di campagna e le concerie che poggiano su un’area rialzata rispetto alle strade. Quando le precipitazioni sono particolarmente abbondanti o repentine, il Malucco, che drena le sue acque in Arno, attraverso un sistema di chiuse, si satura e il livello dell’acqua in breve supera quello delle strade, ostruendo il drenaggio. A quel punto l’acqua piovana inizia a ristagnare e si verificano gli allagamenti come quelli di questa mattina 24 agosto. Per risolvere il problema servirebbe un intervento di pulizia, ma anche strutturale sul corso d’acqua, come ha sottolineato Matteoli. Dal consorzio di bonifica, infatti, spiega il direttore Bracci: “Noi stiamo progettando una soluzione che contiamo di terminare come fase progettuale entro l’anno per realizzare degli interventi strutturali sul rio, questo ci dovrebbe permettere di risolvere il problema in modo definitivo”.
E infatti il comune ha più volte sollecitato una soluzione idraulica affidabile per la zona di Romaiano, chiedendo interventi al Consorzio. “Noi – inoltre spiegano dall’ufficio tecnico del municipio di San Miniato – abbiamo anche progetto un sistema di pompe di sollevamento per attenuare questo fenomeno in modo che ogni volta che nel Malucco sale il livello delle acque, le pompe entrino in funzione e aiutino il drenaggio, liberando spazio per ricevere la pioggia raccolta dalle caditoie. Questo è l’intervento che può realizzare il Comune, ma il Consorzio comunque deve fare la sua parte con un intervento strutturale”.

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