Sotto Montecalvoli, una visita fra cantine e cisterne foto

E’ un esperimento fortunato quello organizzato domenica scorsa in occasione di Anteprima Teatro a Montecalvoli, quando per la prima volta un gruppo di visitatori ha potuto dare una sbirciata ad alcune delle cantine e cisterne che da secoli stanno sotto il centro storico.

Una visita nata sulla scia di quelle già abbondantemente sperimentate nel centro storico del capoluogo, e per questa “prima volta” ha potuto contare su di un centro estremamente vivace per la grande risposta di pubblico (leggi anche: Montecalvoli, Anteprima Teatro fa il pieno di visitatori), tanto che in comune non escludono affatto il ripetersi dell’esperienza. 

Un’inedita scoperta, o per meglio dire “riscoperta” della storia e delle viscere di questo piccolo ma tenace avamposto fra Valdera e Zona Cuoio, che fu anche comune autonomo sino al 1869 e, nei secoli più lontani, sede di un celebre castello che con Santa Maria a Monte visse le continue vicende dei luoghi a confine fra terra fiorentina, lucchese e pisana. Una storia che sotto il centro storico dell’antica Nottuno (questo il nome arcaico e dal significato sconosciuto del paese) ha permesso al gruppo di visitatori di mostrare un lato sicuramente inedito, ma anche differente da quello già noto ai santamariammontesi: qui, più che semplici cunicoli scavati nella roccia o ricavati sotto le antiche mura, grandi e piccole stanze sormontate da affascinanti archi in mattoni e attraversati da colonne passano sotto il circolo Arcipicchia, la Chiesa ed altri punti del centro storico. La funzione, differente dai tunnel del capoluogo, ha spesso a che fare, infatti, con la raccolta dell’acqua o la rimessa del vino. Una piccola eredità architettonica di questa storia secolare, che affonda le radici già nel 728, quando sopra questo monte “calvo” e privo di vegetazione stava già una chiesa dedicata a San Giorgio a Nottuno, e che adesso anche l’amministrazione vuol recuperare nella visibilità.

“La visita di domenica scorsa è solo il primo passo” spiega la sindaca Ilaria Parrella. “L’obbiettivo che ci proponiamo è quello di ampliare la fruibilità e lo sviluppo turistico anche del centro montecalvolese, sulla scia di quanto già fatto per il centro storico del capoluogo, per il quale da tempo portiamo avanti una politica di apertura e arricchimento dell’offerta a tutti coloro che sono affascinati dai nostri borghi e dalla nostra storia”.

Nilo Di Modica

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