“Oh quanta fila c’era”, il 26 proiezione per Amatrice

La comicità made in Santa Maria a Monte incontra le popolazioni colpite dal terremoto, con una proiezione solidale del film Oh quanta fila c’era prodotto, diretto e recitato lo scorso anno dai giovanissimi Jonathan Canini, Jacopo Galli, Andrea Larini e William Molinari. Il film, che ha già riscosso un grande successo nel comune facendosi conoscere anche fuori confine, sarà proiettato in una serata speciale il prossimo 26 febbraio, alle 18, al Teatro Comunale di Santa Maria a Monte.

Una proiezione i cui proventi (5 euro il biglietto intero, dai 12 anni in su) saranno interamente dedicati alle popolazioni colpite dal terremoto grazie all’intermediazione del Comitato di Solidarietà, il gruppo presieduto dalla consigliera Nicla Bernardeschi che riunisce associazioni, istituzione e parti sociali del comune. “Si tende sempre a scordare di certe tragedie dopo un po’ di tempo. Ci si abitua al male innanzitutto e di tragedia in tragedia, anche per come i media ci hanno avvezzato ad approcciarci a questi eventi, rischiamo di abbandonare chi ha bisogno – dicono Canini e Galli. – Da qui l’idea di dare il nostro contributo”. “Iniziativa che ci ha visto subito d’accordo – dice Bernardeschi – soprattutto in virtù del fatto che il Comitato è stato uno dei soggetti che nel comune si è mobilitato per primo, dopo la prima scossa ad Amatrice”. “Chi meglio di un ente può dare garanzie ai cittadini in merito alla solidarietà? – dicono Ilaria Parrella e Manuela Del Grande, sindaca e vicesindaca del comune. – Il comitato serve proprio a questo, e siamo stati tutti felici di contribuire ad un progetto che è nato qui, da giovani del nostro comune. Progetto che speriamo un giorno, perchè no, di portare anche laggiù ad Amatrice, con una proiezione, quando almeno la prima fase dell’emergenza sarà conclusa”.
I proventi della serata andranno tutti in beneficenza. Durante la serata, poi, sarà possibile acquistare anche il Dvd del film al costo di 12 euro, parte dei quali andranno anch’essi in beneficenza. E intanto il gruppo non si ferma. “Abbiamo qualcosa di nuovo in cantiere…” dicono a mezza bocca. Non rimane che attendere. (ndm)

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