Grande festa questa mattina dietro il plesso scolastico di via Querce a Santa Maria a Monte, dove i ragazzi di elementari e medie hanno inaugurato ufficialmente lo spazio attrezzato dietro la scuola, che hanno contribuito a realizzare. Il progetto è infatti nato grazie al lavoro degli studenti delle classi terze che fanno parte del consiglio comunale guidato dal sindaco dei ragazzi Samuele Campo.

Un lungo lavoro, “Il cortile che vorrei” fatto in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Giosuè Carducci e l’amministrazione comunale. I giovanissimi, guidati dall’architetto Serena Paloschi – che si è occupata del percorso partecipativo e della progettazione esecutiva del cortile, dopo essere stata scelta tramite apposito avviso di selezione – hanno progettato e curato la realizzazione del cortile della scuola di via Querce. Contributi fondamentali all’ottima riuscita del progetto, con il quale la scuola è stata dotata di un vero e proprio “cortile” a misura di studente, sono stati anche quelli dell’architetto Simona Paperini, funzionaria del comune e referente del progetto, e della professoressa Mara Bianchi, insegnante di tecnologia, fornendo un supporto ai ragazzi. (l’articolo continua dopo il video del taglio del nastro)

{youtube}ZcmwIf68ntg&feature{/youtube}

“L’obbiettivo è stato quello di riqualificare, per fini ricreativi, didattici e sportivi, una parte del giardino del complesso scolastico di via Querce: un’esperienza di progettazione partecipata sviluppatasi in una serie di incontri con i ragazzi, attività di gruppo, elaborazione di proposte, redazione del progetto esecutivo, cantierizzazione e monitoraggio – dice il sindaco, Ilaria Parrella. – Una vera e propria esercitazione pratica nel quale i ragazzi hanno messo a frutto le loro abilità, non soltanto in modo teorico. Il progetto è stato presentato alla scuola all’inizio del mese di marzo e adesso è finalmente fruibile per tutti gli studenti dell’istituto scolastico”. “Questa festa è la degna conclusione di un lavoro che tutti voi avete contribuito a fare – ha poi detto la sindaca rivolta ai ragazzi. – Ora, più di prima, sapete quanto lavoro c’è dietro ad un’opera come questa, che è dedicata a voi. E’ costata soldi, impegno ed energie di tutti noi: tenetela bene”.

Soddifatto il sindaco, quello dei ragazzi. Quel Samuele Campo che ha salutato l’inaugurazione con un bel discorso dedicato alla vera protagonista della festa la partecipazione. Con lui anche gli altri membri del consiglio Michela Arria, Leonardo Moscatelli, Sara Tardino, Morgana Caione, Marco Rosati, Giorgia Torino, Arianna Paternesi, Gabriele Bonocore, Luca Castellano e Arianna Matteucci, insieme a tutti i loro compagni. “A giugno 2014, quando frequentavamo la quinta elementare siamo stati scelti dai nostri coetanei che ci hanno fatto portavoce delle loro esigenze e delle loro idee – ha detto il giovane sindaco. – Da ciò è nato il consiglio dei ragazzi, una bellissima esperienza che ci ha dato la possibilità di renderci partecipi del “mondo della politica” e l’opportunità di scoprire e conoscere più a fondo il ruolo del comune e via ha dato prova di cosa significavotare. Oggi sempre più italiani rifiutano di esercitare questo loro diritto con la scusa che “tanto non cambia nulla”, ma è proprio da questa rinuncia che tutto rimane immutato. Già dalla nostra elezione ci siamo accorti che a questo plesso mancava uno spazio fruibile da tutti. Uno spazio che oggi è quei per noi tutti, accessibile, a basso impatto ambientale, pensata anche per i disabili. Grazie a tutti coloro che hanno permesso questo”.

Nilo Di Modica