Vanni e Caroti: “Serviva un progetto complessivo”

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“Il progetto dell’architetto Baldassarri non prevedeva il restauro del monumento, forse non sapeva che era in piazza dal 1926 e che aveva attraversato il periodo bellico del 1944. Al momento dell’elaborazione del progetto, il progettista si è mosso con superficialità tanto è vero che l’amministrazione comunale ha dovuto produrre una variante e con un aumento dei costi di 40mila euro”. Lo sostengono Alberto Fausto Vanni ed Enzo Caroti del Pri di Santa Maria a Monte intervenendo sullo spostamento del monumento (qui S.Maria a Monte, il monumento lascia la piazza – Foto).

Secondo loro, “L’amministrazione Parrella non ha suggerito in fase di elaborazione iniziale il da farsi, cioè un vero restauro conservativo del monumento ai caduti, non avevano previsto l’evidente che era ed è sotto gli occhi di tutti. A parer nostro, oltre che a uno spreco di denaro pubblico, la piazza della Madonna è inadeguata all’ambiente e lo spostamento del monumento di appena cinque metri ha aumentato una spesa di 80mila euro e il suo progetto è più uno spazio condominiale di periferia. Il centro di Santa Maria a Monte meritava altro, un progetto complessivo dell’intero centro storico era auspicabile. Un centro medievale come quello di Santa Maria a Monte, con la sua storia e le sue caratteristiche architettoniche ha la potenzialità di essere interessante sotto il profilo turistico ed economico. Ma le cose essenziali come i parcheggi non possono essere sottovalutati, come sta facendo la giunta Parrella. Alto argomento, il più importante, è l’idea che occorre quando si interviene in un centro: il progettista e chi gli ha dato l’incarico dovrebbe avere le idee chiare. Purtroppo i suggerimenti dell’architetto Italo Rota non sono stati ascoltati e i risultati sono ben visibili”.

 

 

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