Cimitero sotto attacco, furti di fiori, lumini e vasi

“Cosa ci sarà da guadagnare a fare uno spregio ad un morto? E’ davvero triste. Qui sparisce di tutto”. C’è un piccolo giallo agostano che inquieta gli animi di coloro che, spinti dalle belle giornate e dal tempo libero regalato dall’estate, si recano più spesso a trovare i loro cari al cimitero del capoluogo.

“Ormai è un po’ che accade – racconta Monica, che qui viene a trovare la tomba del marito –. Succede ripetutamente. Fiori e vasi che porto di fronte alla tomba, già il giorno dopo spariscono. In alcuni casi è capitato di ritrovare il vaso da tutta un’altra parte del cimitero, altre volte i fiori spariscono e basta. Trovo indecente che avvengano cose del genere anche in un luogo di preghiera e di ricordo dei propri cari come questo”. La cosa, dicono alcuni dei frequentatori del campo santo, si ripete da un certo tempo e sono parecchi quelli che hanno dovuto farci i conti. “Ci vorrebbe più sorveglianza” racconta la signora Mara, che quasi tutti i giorni passa di qui per rabboccare un vaso e cambiare i fiori alla cappella di famiglia. “Per essere un cimitero del capoluogo è lasciato un po’ a se stesso, non solo per questi piccoli furti, ma anche per la manutenzione. Anche a me comunque è capitato di non trovare più dei vasi e lo trovo davvero ridicolo. Ma ci sarà un modo per evitare questo genere di cose”. Impossibile garantire una sorveglianza continua: è questa, invece, la risposta proveniente dall’amministrazione, che negli ultimi mesi ha fatto alcuni investimenti nei cimiteri per superare l’ingolfamento delle richieste e la mancanza di posti, cronico problema del cimitero del capoluogo. “Qualche tempo fa alcuni dei residenti vicini e frequentatori del cimitero si erano messi insieme per chiedere le telecamere – racconta Isidora, storica fioraia che da oltre trent’anni ha sede all’ingresso –. Ma le istituzioni fanno finta di non sentire: sorvegliare un cimitero a loro sembra ridicolo. Qui però non spariscono solo fiori: a me, ad esempio, hanno fatto sparire anche vasi e portavasi di bronzo. Per non parlare di lampadine e lumini, capita spesso che vengano da me a lamentarsi. A volte sembrano spregi a volte furti veri e propri. Ma non è possibile che non ci sia niente da fare per evitarlo”.

Nilo Di Modica

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