Elezioni, pillole di programma nel confronto a 5 a Montecalvoli foto

Serata di promesse e di futuro a Montecalvoli, quella organizzata da IlCuoioindiretta.it in occasione del confronto fra i cinque candidati a sindaco per Santa Maria a Monte Ilaria Parrella (Santa Maria a Monte Viva), Sergio Coppola (Santa Maria a Monte di tutti), Alberto Fausto Vanni (L’idea per Santa Maria a Monte), Eros Cavallini (Partito Comunista) e Gianpaolo Dini (Lega). Un dibattito moderato dal nostro caporedattore Gabriele Mori che ha incalzatoi candidati su molti temi, affrontati in pillole dai candidati. In Diretta di nome e di fatto: la serata è stata registrata anche sulla pagina Facebook del nostro giornale ed è ancora lì, per chi se l’è persa. Di fronte a un centinaio di persone all’aperto, nella piazzetta Donatori di Sangue a fianco della Misericordia della frazione, i cinque candidati giunti quasi agli sgoccioli si sono confrontati su vari argomenti di attualità, delineando nei fatti anche una breve storia degli ultimi anni di governo del comune su vari argomenti, a cominciare dall’economia e dal commercio, dalla valorizzazione dei centri storici in merito al futuro che attende le varie frazioni.

PARCHEGGI NEL CAPOLUOGO. “Credo che il tema parcheggi sia comune a varie parti del comune, non solo al capoluogo” ha detto Coppola. “Il problema c’è e lo risolveremo facendo fin da subito un censimento di tutti gli spazi pubblici e privati utili in centro, in vista di lavori e accordi. Ce ne sarebbero venuti al posti degli ex macelli, ma si è preferito costruirci il distretto”. “Fra i 10 posti ricavati al posto dei 4 esistenti di fronte al distretto, altri sopra la posta, altri ancora in via Costa già finiti, più quelli alla Fonte, a poche centinaia di metri dalla piazza, abbiamo recuperato quasi 90 posti che danno respiro e spazio al centro – ha detto la sindaca Parrella, rivendicando i lavori di questi anni. – “crediamo sia una buona risposta”. “Ci presentiamo innanzitutto perché da troppi anni non c’è più la presenza di un partito veramente comunista nelle istituzioni e questo va a discapito di una serie di cose come la perdita di diritti, il peggioramento qualità della vita – ha precisato Cavallini. – Il tema parcheggi è importante, anche se le nostre priorità sono altre. Nonostante questo crediamo sia necessario recuperare spazi piccoli che già esistono, senza progetti faraonici e risparmiando soldi per le cose veramente importanti come gli edifici scolastici, il rilancio del lavoro, il sociale”. “La prima cosa che faremo è ascoltare i cittadini, lo faremo tutti i mesi con degli incontri, perché la nostra è una missione, non un mestiere. Perciò non prenderò niente per farlo – ha detto, invece Dini. – E’ stata fatto un distretto in un posto poco agiato. Sono 50 anni che il centro ha sete di parcheggi e sarebbe stato utile farli li. Credo che li dovremo recuperare sopra la posta, nel terreno che oggi è di un privato, e nella valle del Marchetti sotto la balaustra di Piazza della Vittoria”. Riporta in auge invece il progetto di ascensore verticale il Vanni. “Il centro senza parcheggi non decollerà mai. Finché non risolveremo questo problema continueranno tutti a chiudere – dice – noi un progetto lo abbiamo presentato ed è quello dell’ascensore o funicolare, che in un minuto porterà le persone dalla valle del Marchetti alla Piazza. La rinascita passa da lì, e dalla riduzione del traffico in centro”.
VALORIZZAZIONE DELLA CHIOCCIOLA. “Con il progetto del Borgo che vorrei oltre 20 attività sono sorte in centro – ha detto Parrella. – Adesso pensiamo a portare avanti lo stesso progetto a Montecalvoli e passare anche alla fase due, quello delle ristrutturazioni e del recupero e apertura della città sotterranea”. “La valorizzazione commerciale e turistica del paese ci troverà quasi tutti d’accordo qui stasera. Chi non vuole valorizzare il centro? – si chiede Cavallini. – Noi vogliamo valorizzare anche tutte quelle case sfitte che purtroppo stanno nei centri storici e che invece potrebbero entrare a far parte di un grande piano di edilizia popolare. Ma soprattutto concentrarci sul rilanciare il lavoro, perché senza il lavoro tutto il resto è superfluo”. “Se nel paese non porti persone, è inutile aprire i negozi perché chiudono e questo lo si può fare solo attraverso un attento marketing territoriale – ha detto Dini. – Questo ed un maggiore investimento nell’inserimento del paese nei percorsi turistici”. Di parcheggi, invece, parla Vanni. “Tutto ruota attorno a quel tema – dice – Siamo passati dalle 1900 persone di 25 anni fa alle 490 di oggi. Il paese è ingolfato dalle auto. L’unica soluzione è quella“. “I borghi si ripopolano solo se ci sono strutture idonee ed i parcheggi lo sono – ha detto, invece, Coppola. – Ciononostante il centro vive e attrae turisticamente se tutto il territorio è valorizzato nei suoi prodotti tipici e in ciò che ha da offrire. Credo che dovremo molto lavorare su questo“.

COMMERCIO ED ECONOMIA. Dini propone la riqualificazione delle zone industriali esistenti, da attuare con una politica competitiva anche rispetto ai comuni vicini attraverso incentivi. Per Coppola va rilanciato il Pip e le zone industriali puntando sul settore logistico “che non a caso nella vicina Capanne è motivo di rilancio e lavoro” a Ponticelli. Al tempo stesso serve “un piano di rilancio delle piccole botteghe di prossimità in tutti i centri e le località del comune, colline comprese, che la crisi ha messo in ginocchio”. Utile per lui, come per Vanni, una “riflessione sull’opportunità di un mercato settimanale a Ponticelli, senza per questo danneggiare quello del centro e un sistema di sgravi volti a incentivare buone pratiche di prossimità come la consegna della spesa a casa e attività di recupero della vita di paese e frazioni”. Parrella nota come nella zona industriale ci sia richiesta di lotti più piccoli e difende le iniziative promosse per il rilancio dei centri storici, tanto che “a Santa Maria a Monte – dice – “si respira un’altra aria”. “Gli incentivi andranno ampliati – aggiunge – affiancandoli ad operazioni come quella appena fatta con la stipula di un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio per lo sviluppo di alcuni settori come l’enogastronomia”. Cavallini punta tutto sul potenziamento dei servizi e delle strutture per i bambini, mentre Vanni vuole incentivare il ritorno delle aziende calzaturiere e la costruzione di una “Cittadella della moda e della calzatura” a Ponticelli, facendosi “trovare pronti”.

BIOGAS. “Siamo da sempre contrari a questo tipo di energia” dice Cavallini, che criticando la filosofia dell’agricoltura dedicata per la produzione dei gas dice “dobbiamo monitorare, anche se andava bloccato sul nascere”. Di “fare accordi con i proprietari” parla Dini che dice anche che “per far recuperare in qualche modo la popolazione dei disagi e del deprezzamento delle case sarebbero necessari accordi con la proprietà dell’impianto”. “Ormai c’è” dice Vanni “ma va gestito in maniera trasparente e monitorato”. “Chi ha dato l’autorizzazione a quest’impianto non ha ricevuto benefici” ricorda, sempre Vanni “serviva una trattativa a vantaggio dei cittadini”. “Io posso essere d’accordo con quello che viene detto qui in merito al biogas, ma se i proprietari di quest’impianto vincono le cause, evidentemente siamo di fronte ad un’azienda che si muove all’interno di normative nazionali che gli concentono di fare quel che fa. L’impianto a biogas c’è ed esiste ormai da cinque anni. La maggioranza disse che lo avrebbe fermato e si fece promotrice di ricorsi che sappiamo come sono andati” dice Coppola. “A questo punto dobbiamo trattare con l’azienda per il riscaldamento e a che non diventi un problema per San Donato ma anche per tutti: le maleodoranze non si fermano ai confini. Portare lo stoccaggio dei materiali in un altro luogo, com’era stato previsto, avrebbe di sicuro aiutato. I controlli andranno accentuati”. “Non abbiamo mai detto che lo avremmo fatto chiudere, abbiamo detto che il comune avrebbe cambiato la sua posizione in merito” precisa Ilaria Parrella, che definisce l’impianto “una scelta sbagliata” ricordando come “la passata amministrazione scartò l’ipotesi che al posto di quell’impianto vi fosse fatto il fotovoltaico”. “Il cambiamento della posizione in merito, in sede di processo, della proprietà del lago, mutata in questi anni, ha cambiato le prospettive del ricorso – ribadisce Parrella. – Facendo venire meno la parte privata e l’interesse privato nel dibattimento in cui il comune era impegnato. Da parte nostra abbiamo quindi abbassato l’Imu per le case vicine e istituito una commissione di controllo”. Sulla decisione di non portare lo stoccaggio dei materiali (in gran parte mais e triticale) in un’area diversa da San Donato, Parrella ha replicato a Coppola: “Ci siamo opposti a portare lo stoccaggio nella zona industriale perché il Pip è già disagiato e sarebbe stato danneggiato da tutto quel traffico. Non avrebbe avuto senso portare lo stoccaggio di materiale agricolo in una zona industriale”.

FESTA DELLA PATATA. “La patata ha una storia antica, la Sagra fortunatamente continua” dice Dini. “Come cittadino credo vada fortemente incentivata e sostenuta pubblicizzandola a livello provinciale e regionale”. “Ho fatto parte del comitato dal secondo anno” ricorda Vanni. “I tempi sono cambiati ma la festa è stata recentemente rilanciata. Ma occorre fare di più, oltre gli aspetti solo canori, puntando sul lato culturale”. “Non credo che il comune debba entrare nelle scelte del comitato” dice Parrella “credo sia un bel biglietto da visita e occasione di fare il bene del paese”. “La patata è una di quelle iniziative che in qualche modo lanciano il nostro comune fuori del territorio stesso” dice Coppola “credo vada valorizzata, come penso vadano valorizzate però anche le tante altre feste e sagre del comune: penso alla festa di San Jacopo e la sagra della salciccia a Montecalvoli, alla festa sandonatese o la sagra della trippa a Cerretti. Sulla patata credo sia doveroso poi recuperare quell’idea di consorzio che anni fa iniziò a prendere piede, salvo poi stopparsi, per dare una risposta ai produttori”.

PONTICELLI. Se Vanni rilancia la necessità di un collegamento fra parte bassa e alta del paese, ribadendo la necessità di allargare i ponti e renderli agibili dai pedoni, per Coppola ha invece necessità di “diventare davvero una frazione e non un dormitorio” attraverso investimenti in servizi. “Sarebbe stata ottima sede del distretto sanitario” dice. Di passerelle già finanziate sui fiumi ha parlato invece Ilaria Parrella, che ha ricordato anche il parco giochi realizzato in piazza due giugno. “I ponti sono osceni” dice Eros Cavallini “la viabilità è da rivedere”. Di “superare lo snodo di traffico che ogni giorno si crea intorno alla rotatoria ovale” parla Dini, che rilancia anche con alcuni servizi come una “piscina comunale” ed un mercato. MONTECALVOLI. “Ringrazio quei due circoli che sono un punto di riferimento del paese nella parte alta, vanno agevolati” dice Coppola. “La parte bassa ha bisogno di investimenti in alcuni luoghi: la piazza di fronte al campo sportivo ad esempio o i giardinetti. “Il cambiamento credo si sia visto con noi” dice Parrella, ricordando lo spostamento delle antenne e la demolizione dello storico acquedotto. “Dobbiamo adesso rivalutarlo sul piano storico e turistico” continua “e noi lo facciamo con Anteprima teatro ed altri eventi, ma anche con un collegamento pedonale fra i due centri storici”. Di aumentare i centri di aggregazione parla Eros Cavallini, mentre Dini parla di abbassamento di oneri per ristrutturazioni. Tra le priorità di Vanni i parcheggi, la pedonalizzazione e la realizzazione di un “Ostello della musica” a Montecalvoli. CERRETTI. “Cerretti è il polmone verde del comune” dice Parrella, che vuole “riqualificare la piazza”. “Sono tutte aree acquisite dal comune e che adesso possono essere riqualificate”. Di valorizzazione dell’olio di olive mignola e madremignola, oltre che di allargamento della scuola elementare, parla Vanni, che rilancia anche un’idea di pista ciclabile. Di recupero del parco botanico e delle querce di tonsana parla Coppola, che rilancia l’idea per le colline di creazione di un consorzio per la valorizzazione della patata e dell’olio e di recupero del collegamento delle frazioni attraverso il bus blu.

CULTURA. “Santa Maria a Monte ha un potenziale immenso sul fronte delle politiche sulla cultura: Galilei e Carducci sono stati qui” dice Vanni “queste due figure vanno ulteriormente sfruttate e rivalutate”. “Credo che gli investimenti in cultura andranno assolutamente aumentati, per il centro ma anche per le frazioni” dice Coppola. “Penso alla possibilità di recuperare il cinema, che un tempo si faceva nelle frazioni, ma penso anche ad un ampliamento della biblioteca e a politiche, oggi disponibili, che portino l’attività bibliotecaria anche fuori dal capoluogo”. “La cultura a Santa Maria a Monte passa per le strutture: casa carducci, il museo, il parco archeologico. Credo sia questa la strada da seguire” dice Parrella. “Iniziative culturali sono importanti e ne abbiamo fatte tante. Fra le cose su cui lavorare penso ad un centro polifunzionali nelle ex scuole di San Sebastiano”. “La cultura è una cosa importante, ecco perché crediamo doveroso di potenziare se possibile il teatro, come anche le istituzioni culturali esistenti anche a Ponticelli” dice Cavallini. “Le attività culturali e le associazioni a Santa Maria a Monte ci sono, ma operano in ordine sparso” dice Dini “queste attività vanno messe in rete”.

Nilo Di Modica

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