Furbetti del caffè in Comune, procura archivia il fascicolo

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Le indagine della Procura hanno escluso che si sia in presenza di una violazione del coice penale, tanto che il pubblico ministero dopo le indagini ha richiesto l’archiviazione del caso, rinviando però al sindaco la facoltà e la possibilità di intervenire sul piano amministrativo.

Alla fine, insomma, sembra destinata a risolversi solo con qualche richiamo la vicenda dei dipendenti del Comune di Santa Maria a Monte finiti al centro di un’indagine per assenteismo dal posto di lavoro. Una vicenda finita all’attenzione della procura granzie a un esposto, probabilmetne arrivato al pm dagli ambienti politici di Santa Maria a Monte.
Nove in tutto le persone coinvolte, alle quali sono state recapitate in questi giorni altrettante lettere di contestazione da parte del datore di lavoro, il Comune, in vista delle audizioni nelle quali ciascuno dei dipendenti potrà difendersi di fronte al segretario comunale. Sotto accusa ci sono le cosiddette pause caffè, quando i dipendenti escono dal palazzo di piazza della Vittoria per andare al bar o a fare una telefonata. Il tutto, però, “dimenticandosi” di timbrare l’uscita è l’entrata dal posto di lavoro come previsto dal regolamento. A dimostrarlo ci sarebbero anche alcune immagini video, immortalate dai carabinieri dopo l’esposto presentato da un cittadino che di fatto ha dato il via alle indagini. Al termine delle verifiche, tuttavia, l’ipotesi di possibili addebiti penali è stata esclusa, tanto che la Procura della Repubblica di Pisa ha chiesto l’archiviazione del caso, Notificando gl iatti ai diretti interessati come prevede la procedura penale al termine della indagini. “Da parte degli uffici competenti – si limita a rispondere il sindaco Ilaria Parrella – sono in corso gli accertamenti per le contestazioni mosse ai dipendenti. Tutto nasce a seguito di un esposto che segnalava il comportamento illecito di alcuni dipendenti del comune che si allontanerebbero dal luogo di lavoro senza timbrare il cartellino”. In sostanza quindi la procura ha archiviato ma sulla base di quanto emerso durante le indagini ora il municipio potrà procedere ai sensi del contratto di lavoro e del codice del lavoro, difficilmente si andrà oltre una lettera di richiamo se per il lavoratore è la prima violazione.
Secondo le rappresentanze sindacali della Cgil, invece, la linea tenuta dall’amministrazione Parrella in questa vicenda sarebbe “un atto ritorsivo” che si inserisce nel lungo braccio di ferro tra giunta e sindacati.

 

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