Consulte Santa Maria a Monte, elezioni il 10 marzo

Cinque anni fa furono inaugurate proprio dall’attuale sindaca le 6 consulte di zona, luoghi adibiti alla discussione dei problemi più concreti delle varie realtà del comune. Con l’inizio di questa legislatura si replica e come l’ultima volta si andrà a vere e proprie elezioni. È già iniziata, infatti, la fase della raccolta delle candidature per le consultazioni che il prossimo 10 marzo porteranno alla costituzione delle nuove consulte del Capoluogo e Melone, di Falorni e Pregiuntino, di Cerretti e Tavolaia, di Ponticelli, di Montecalvoli e Cinque Case, di San Donato.

Elezioni che si terranno nell’arco dell’intera giornata dalle 8 alle 22 nei vari seggi che saranno predisposti per l’occasione. Le regole per autocandidarsi non cambiano: la procedura prevede la compilazione di un modulo (scaricabile alla fine dell’articolo) da consegnare in comune all’ufficio del protocollo, tassativamente entro e non oltre le 12 del 18 febbraio. Alle elezioni dei membri delle consulte voteranno e saranno candidabili anche i minori dai 16 anni in su.
Possono autocandidarsi per essere eletti membri delle consulte coloro che hanno cittadinanza italiana o straniera o lo status di “apolide”, avere compiuto il sedicesimo anni di età il giorno fissato per le elezioni, essere iscritti all’anagrafe dei residenti (o AIRE per i cittadini italiani residenti all’estero) del Comune (per i cittadini italiani vale l’iscrizione nelle liste elettorali). Non devono inoltre persistere condizioni di ineleggibilità e incompatibilità previste per i consiglieri comunali e non devono pendere decreti d’espulsione per i cittadini stranieri. Non sono ammessi a fare parte del consiglio della consulta coloro che sono stati candidati alle elezioni del sindaco negli ultimi 5 anni, né coloro che al momento della candidatura rivestono cariche di componenti delle segreterie di partito o movimenti politici. Il consiglio di ogni consulta potrà essere composto da un minimo di 5 a un massimo di 11 membri eletti, fra cui il presidente.
Fissato anche quest’anno il quorum di partecipazione al voto affiché la nomina dei membri della consulta sia valida: sarà come cinque anni fa al 20%. Discrimine non da poco, considerando che alle scorse elezioni superarono lo sbarramento di affluenza soltanto Cerretti (32,07%), San Donato (26,81%) e Falorni (25,83%). Tutto da decidere il destino delle consulte per la cui elezioni non sarà eventualmente raggiunto il quorum. Se saranno fatti i passi dell’ultima volta, le consulte elette da meno del 20 per cento degli aventi diritto avranno potere comunque consultivo in qualità di Forum dei cittadini.
“Prima del nostro arrivo, cinque anni fa, alla guida del Comune, qualcuno aveva deciso di non formarle nemmeno – dice la vicesindaca Manuela De Grande, titolare fra le altre cose della delega alla partecipazione –. In questi anni abbiamo invece potuto constatare che si tratta di uno strumento utilissimo per creare un filo diretto fra cittadini e amministrazione, con la possibilità per i residenti delle varie frazioni e località di discutere e segnalare problematiche e necessità“.

Nilo Di Modica

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