A S.Maria a Monte insieme nella tomba come in vita

“Pur nuova legge impone oggi i sepolcri fuor de’ guardi pietosi”. Scriveva Ugo Foscolo nel 1806 riferendosi alla prima legge che regolamentò il sistema della sepolture nei cimiteri ai tempi di Napoleone a testimonianza che la questione dalla tomba e della sue modalità da secoli attanagli uomini e donne così perché sul sepolcro spesso si riversano affetti e ricordi che nutre il vivo del caro estinto.  E chi ancora oggi non vorrebbe condividere il sonno eterno con una persona affettivamente cara in vita?

A Santa Maria a Monte, l’amministrazione comunale ha cercato di dare una risposta, se pur semplice a questa esigenza con un progetto innovativo: creare tombe che possano un domani accogliere le bare di due persone che anno scelto di giacere dopo la morte nello stesso sepolcro. “Nel cimitero di San Donato e in quello del capoluogo – spiega il sindaco Ilaria Parrella – realizzeremo delle tombe terragne a due posti che potranno essere acquistate insieme quando le persone sono ancora in vita, in modo che possano pianificare da quando lo vogliono anche la propria sistemazione dopo il trapasso. L’argomento non è certo dei più allegri, ma abbiamo riscontrato  che questo problema è assai presente e spesso ci arrivano delle richieste in tal senso, il caso classico è quello della moglie o del marito che ci chiedono di poter un domani raggiungere il proprio congiunto nel sepolcro anche fisicamente, in modo che le spoglie mortali possano essere tumulate nella stessa tomba. Da queste richieste è nata l’idea di realizzare queste tombe, anzi spesso per le persone questo pensiero è causa di inquietudine”.
Nei due cimiteri infatti verranno realizzate una serie di tombe terragne a due posti che potranno essere prenotate e poi verranno pagate al momento della stipula del contratto e quindi della realizzazione della struttura di cemento grezzo. “L’acquisto e la durata dei loculi sarà regolata da un contratto di concessione di 40 anni, ovviamente se le tombe, che saranno a sbalzo rispetto al piano di campagna ovvero rialzate rispetto al terreno, per consentire di inserire due bare – spiega il sindaco Parrella – verranno acquistate quando le persone sono in vita ci sarà una maggiorazione del 15 per cento del costo, se invece vengono acquistate quando una delle due persone viene meno, la maggiorazione sarà del 7,5 per cento, complessivamente il costo di una di uno di questi sepolcri si aggirerà intorno ai 6800 euro, poi ad incidere sul prezzo c’è anche l’età del contraente nel caso di un acquisto in vita chi la compra quando ha meno di 75 anni pagherà un po di più”.
“Questa tipologia di tombe – precisa l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Lucchesi – saranno realizzate in piccola parte nel cimitero di San Donato e poi nel cimitero del capoluogo.  Chiunque fosse interessato a queste tombe terragne, che abbiamo definito privilegiate, potrà presentare apposita domanda di prenotazione presso l’ufficio tecnico comunale entro il prossimo 30 giugno. La prenotazione, non impegnativa,  ha lo scopo di formare una graduatoria di persone che potranno essere eventualmente contattate per l’effettiva assegnazione”.
Le tombe inoltre ogni coppia potrà rifinirle come meglio crede, con marmi o pietre pregiate.
“Questa tipologia di sepoltura, – continua Parrella  – nasce dalle esigenze che spesso ci manifestano i cittadini, ma soprattutto permette di pianificare lo sviluppo dei cimiteri e le manutenzioni. Quando mi sono insediata all’inizio del primo mandato, ho trovato una situazione piuttosto ingarbugliata, c’erano oltre 100 bare che attendevano una collocazione definitiva, così abbiamo avviato una campagna di investimenti sulle politiche cimiteriali, spendendo alla fini in cinque anni oltre un milione e 200 mila euro di risorse, tra manutenzioni e realizzazione di nuovi spazi per le tumulazioni che fossero loculi murati o di diversa natura. In questo modo diamo una possibilità per le tumulazioni che il comune fino ad ora non aveva, nel rispetto delle leggi di polizia mortuaria, ma anche delle libere aspirazioni affettive dei cittadini. Rimaniamo inoltre convinti che una gestione in house, ovvero diretta da parte del Comune dei cimiteri, sia la soluzione migliore nell’interesse dei cittadini, che così possono risparmiare e forse avere un servizio migliore”.

 Gabriele Mori

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