Mezzo secolo di campanile, festa per la chiesa di San Donato

Tre giorni di celebrazioni e festa a San Donato per il 50esimo anniversario del campanile della parrocchia dei Santi Giuseppe e Anna. Il campanile in piazza don Luigi Picinoli, nella frazione del comune di Santa Maria a Monte, compie gli anni esattamente il 10 agosto del 1969. Quel giorno, tutta San Donato si ritrovò stretta intorno al proprio simbolo per la sua inaugurazione: alla presenza di tante personalità e guidata dal suo instancabile priore, don Luigi Picinoli, la comunità riabbracciò il proprio campanile, ricostruito 25 anni dopo quel 13 luglio 1944, quando la struttura di Bellincioni venne distrutta per mano tedesca.

Gli eventi in programma partono da venerdì 9 agosto alle 18,30 con la santa messa e poi, alle 21,15 la processione dei santi per le vie del paese. Sabato 10 agosto, dopo la messa delle 18,30 presieduta da don Marco Billeri, un giovane sacerdote originario di Santa Maria a Monte (“Essere un prete che crede”, l’augurio a don Marco), cena in piazza per il 50esimo anniversario organizzata dall’associazione Festa Sandonatese. Dopo cena, alle 21,30 ci sarà uno spettacolo di intrattenimento e musica. Domenica 11 agosto, invece, la messa delle 10 sarà presieduta da monsignor Carlo Ciattini, vescovo di Massa Marittima e Piombino.
L’anniversario sarà anche celebrato con la pubblicazione di un piccolo opuscolo che verrà presentato giovedì 8 agosto alle 21,30 in chiesa. Intitolato San Donato e il suo campanile, il libretto è nato dalla collaborazione tra la biblioteca comunale e due giovani sandonatesi, studenti universitari in storia: Francesco Brucini ed Elia Lo Piano.
“Il campanile – spiega la sindaco Ilaria Parrella – è il simbolo identitario di un centro, punto di riferimento per la collettività che vive un determinato spazio, oltre che simbolo urbano che connota un luogo. Le campane, poi, scandivano la vita ecclesiastica, ma rappresentavano senza dubbio l’orologio di una realtà. Ecco allora che questa bella circostanza della commemorazione dei 50 anni di vita del campanile di San Donato è un momento che ci coinvolge profondamente, in tutti gli aspetti. Perché San Donato ha saputo reagire non solo alla guerra ma anche all’altra grande calamità abbattutasi su tutta la pianura santamriammontese: l’alluvione del 1966. Una piaga che non fermò la de-terminazione di una comunità che, ben rappresentata dalla risolutezza del suo Priore, Don Luigi Picinoli, riuscì, poco meno di tre anni dopo, il 10 agosto 1969, ad inaugurare il suo nuovo campanile. Un esempio da ricordare, celebrare, tramandare e, soprattutto, da imitare”. (g.z.)

 

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