Oltre 40mila vaccini distribuiti per combattere l’influenza

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Il freddo arrivato all’improvviso così intenso a contribuito. Però la stagione dell’influenza era già cominciata. Attesa, come ogni anno, l’influenza è arrivata e ha messo a letto per le feste molte persone, comprese alcune di quelle vaccinate che, quindi, ne sono uscite meglio e prima. La campagna vaccinale nel territorio dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore, servito dall’Ausl Toscana Centro, si è svolta con regolarità e come da programma. In modo particolare tramite i medici e i pediatri di famiglia, infatti, sono state distribuite più di 40mila dosi di vaccino antinfluenzale, con un’adesione da parte della popolazione alla campagna molto più alta rispetto agli anni scorsi. Il vaccino fornisce protezione nel 75 per cento di casi contro i virus influenzali dei quali contengono gli antigeni. 

Negli ultimi giorni, comunque, le complicanze dovute all’influenza mescolate alla paura della meningite (con la quale questa particolare forma influenzale condivide parecchi dei sintomi) hanno portato molte persone dal proprio medico di famiglia e altre al Pronto soccorso, dove si sono registrati notevoli disagi (qui Ambulanze in coda per entrare al Pronto soccorso – Foto). I più colpiti, al momento, sono i bambini, ma i soggetti a maggior rischio di complicanze sono gli anziani e le persone con altre condizioni di rischio, come, per esempio, le malattie croniche. Il picco, però, è previsto per le prossime settimane – quando riapriranno le scuole, le fabbriche e gli uffici – per questo è bene tenere a mente alcuni consigli, per chi già non si sente bene e per chi, invece, sta benissimo. 
Chi non si è ammalato può evitare, per quanto possibile, i luoghi affollati: l’influenza e le sindromi parainfluenzali si trasmettono facilmente per via aerea anche da lontano. Allo stesso tempo, però, è meglio non rimanete sempre a casa: un po’ di movimento fisico anche con il brutto tempo è essenziale per rimanere in buona salute. Deve coprirsi adeguatamente, con una sciarpa su naso e bocca che permette di inspirare aria più calda e di avere un sistema respiratorio più reattivo a espellere le impurità. Gli stess non fanno bene alla salute, influenza compresa: evitare, perciò, tensioni fisiche o psicologiche che possono interferire con il buon funzionamento del sistema immunitario. E, se serve, è meglio una pausa, magari con una tazza di tè caldo: non è vero che rallenta il lavoro, perché aumenta la produttività. Ed evita di andare in malattia. Le mani sono un incredibile ricettacolo: lavarsele con acqua, possibilmente calda e sapone per 20 secondi al rientro a casa, prima di mangiare e prima di andare a letto. E’ necessario ricordarsi di bere acqua o bevande calde, evitare diete ferree o abbuffate, scegliere prodotti freschi: frutta e verdura sono meglio di vitamine e integratori alimentari.
Chi si è già ammalato deve fermarsi subito. Sappiamo perfettamente che il lavoro è lavoro, che i bambini riprendono la scuola, che ci sono un sacco di cose da fare. Ma trascinarsi per vedere come va, significa esporsi a una malattia più lunga e al rischio di complicanze rischiose. La febbre produce disidratazione, quindi è particolarmente importante bere: bevande calde se non va l’acqua o spremute di frutta fresca. L’equilibro idrico è importante anche per i processi metabolici e per allontanare il catarro. Evitare, invece, gli alcolici che con i farmaci non vanno per niente d’accordo. Evitare l’automedicazione spinta: gli antibiotici li prescrive il medico solo se serve. Mangiare bene è un quasi farmaco: quello che va, senza esagerare. Dormire un po’ di più, magari anche dopo pranzo e stare a casa al caldo, non troppo: è comunque inverno. Per riprendere le normali attività servono 1 o 2 giorni senza febbre. Lavarsi le mani resta fondamentale e va fatto spesso: dopo gli starnuti e i colpi di tosse. E’ importante, poi, cambiare spesso l’aria degli ambienti dove soggiornano più persone, restare a casa in presenza di sintomatologia influenzale e consultare il proprio medico di famiglia. (E.ven)

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