Giunte, toto assessori tra conferme e sorprese

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Vinte le elezioni, ora è tempo di fare la giunta. E se per i sindaci del centrosinistra essere riconfermati non è stato facile, rischiano di esserlo meno gli equilibri di maggioranza. Al momento la situazione più articolata sembra essere quella di Santa Croce sull’Arno, dove la riconfermata sindaco Giulia Deidda sta soppesando e valutando i vari nomi da inserire nell’esecutivo.

A sentire le indiscrezioni, non ci sarebbe stato un vero e proprio confronto con le forze civiche della coalizione di maggioranza, come vorrebbero le liturgie della politica. Se da un lato appare praticamente certo che saranno riconfermati Elisa Bertelli e Marco Baldacci, i due assessori uscenti, è quasi sicuro che non avranno le stesse deleghe del primo mandato. Bertelli infatti, si dice nei corridoi della politica, a causa di crescenti impegni professionali – è un’insegnante -, non sarà vicesindaco e probabilmente il testimone potrebbe passare a Marco Baldacci. Bertelli invece potrebbe prendere nuove deleghe, magari per andare a rafforzare settori che nel primo mandato sono rimasti un po’ più deboli. Diverso il discorso per il resto della giunta. Al momento secondo molti il sindaco Deidda avrebbe escluso due nomi di rilievo e prestigio dalla giunta. Il primo è l’ex presidente della pro loco Angelo Scaduto forte di 200 preferenze, uno dei candidati più votati dopo Bertelli e Baldacci, medico di famiglia, persona molto stimata nella comunità santacrocese anche per le capacità professionali, il cui apporto, secondo una certa analisi del voto, potrebbe essere stato determinante alla vittoria di Deidda e l’altro è Alessio Silvestri che ha ottenuto dalle urne 172 voti, candidato vicino all’area centrista di ispirazione cattolica, sostenuto durante la campagna elettorale da Alessandro Valiani e il cui nome sarebbe dovuto figurare in giunta secondo proprio un accordo pre elettorale. Due esclusioni, queste, che potrebbero avere ripercussioni pesanti nel mondo santacrocese forse decise, se queste ipotesi fossero confermate dai fatti, per fare spazio ad altri candidati che magari hanno una rappresentatività partitica maggiore. Alla fine, infatti, Scaduto in particolare, nonostante il prestigio e la stima della cittadinanza dimostrata dalle urne, non era propriamente in quota a nessuna corrente del centrosinistra e questo lo rende figura debole nella contrattazione con il sindaco già un istante dopo il voto, anche se è vero che chi lo ha votato lo ha fatto pensando di vederlo in giunta. Detto questo quindi, affiorano i possibili nomi della giunta Deidda dove potrebbero trovare posto quasi certamente Simone Coltelli per le competenze nel settore sportivo, Daniele Bocciardi e Nada Braccini, questi ultimi due candidati riferibili ad altre aree politiche e sociali di Santa Croce dove forse Deidda vorrebbe rafforzare la propria presa. Braccini infatti è persona vicina ai movimenti neocatecumenali, corrente della Chiesa piuttosto “radicale”. Ultima questione quella del segretario del partito, Ivetta Parentini di area renziana fino a che è durata la cavalcata politica di Renzi e ora probabilmente più vicina a Mazzeo, sostenuta da quest’ultima corrente prima o poi potrebbe trovare un posto nella giunta Deidda. Scelte queste che se Deidda dovesse confermare nella costituzione dell’esecutivo avrebbero come affetto quello di andare a ridisegnare subito i contorni della area politica di sostengo al sindaco, riportandola ancora una volta dall’ambito civico a quello strettamente partitico del Pd.
A Castelfranco anche Toti è impegnato nella costituzione della giunta. Qui il problema sembra essere diametralmente opposto rispetto a Santa Croce, infatti il sindaco sarebbe intenzionato a tenre conto della coalizione che lo ha portato alla rielezione e quindi a far entrare un esponente dei socialisti in giunta, con ogni probabilità Josafat Scaduto e un esponente dell’area Leu che a Castelfranco andrebbe forse indicata come l’area Turini-Bonciolini (Danilo), magari riconfermando la stessa Chiara Bonciolini. Semmai Toti sembra in questi giorni impegnato nel capire come incastrare deleghe e persone, nella ricerca di una massima efficienza della squadra di governo. Per il resto, gli altri nomi sono quelli di Federico Grossi, praticamente sicuro e con buone probabilità vicesindaco, Ilaria Duranti e la probabile riconferma di Lida Merola.
La situazione più lineare invece sembra essere quella di Montopoli, dove il sindaco Giovanni Capecchi, starebbe andando praticamente verso la sostanziale riconferma del primo esecutivo con la variante dell’assenza di Samuele Fiorentini, non candidato e il possibile inserimento di Roberta Salvadori.

 

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