Argini dell’Egola, tocca alla Serra

Domani sera, mercoledì 20 maggio, il sindaco Vittorio Gabbanini e l’assessore Manola Guazzini incontreranno i cittadini della Serra alla casa del popolo. Al centro dell’assemblea c’è il progetto di messa in sicurezza idraulica dell’argine e della strada provinciale 39, che prenderanno il via a breve, sicuramente entro l’estate e prima che sull’Egola tornino le piene.

Parte di un progetto più grande, che è quello della messa in sicurezza di tutto il fiume, in un percorso avviato negli anni Novanta e che ha trovato l’ultima stesura nell’accordo di programma sull’Egola del 2013, rispetto al quale, spiegano il sindaco Gabbanini e l’assessore Guazzini, “stiamo rispettando perfettamente il cronoprogramma”. Quello della Serra è tra gli ultimi cantieri a partire: conclusi Fornacino e Genovini, sono in dirittura Canuto e il ponte sull’Egola. Alla Serra, spiega l’amministrazione, “devono essere messe in sicurezza sia la strada provinciale, sia una porzione della frazione. In pratica l’argine, di altezza variabile tra 1 e 2 metri, correrà parallelo alla strada fino al centro abitato. Ma per garantire un adeguato drenaggio dell’acqua in caso di piena, anche considerando che il corso d’acqua è di carattere torrentizio, quindi entra subito in crisi in caso di forte pioggia, dovrà essere fatto un bypass sottostrada, che aumenti la portata del ponte”. A rallentare un po’ i lavori ci sono dei tempi tecnici: i terreni lungo il fiume devono essere espropriati. “Dobbiamo ringraziare i cittadini – spiega l’amministrazione – perché sono tutti consapevoli della necessità di interventi tanto importanti e le operazioni stanno procedendo a passo spedito”. I lavori alla Serra, alla fine, costeranno qualcosa come 400mila euro, ai quali si aggiungono il milione circa del ponte sull’Egola, i 150mila di Corazzano “per continuare i lavori di potenziamento dell’argine sul retro dell’abitato avviati dal genio civile” e i 250mila di Ponte a Egola, dove l’argine deve essere riconsolidato all’altezza degli impianti sportivi. Una piccola parte di questi soldi è del Comune: l’accordo, infatti, prevede il finanziamento di Regione Toscana, autorità di bacino e Provincia.

 

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