A Orentano cittadini e carabinieri contro microcriminalità foto

Una risposta ai problemi di microcriminalità che negli ultimi anni, almeno nella percezione dei cittadini sono diventati sempre più pesanti per la comunità di Orentano arriva dal sindaco dai carabinieri e della prefettura di Pisa.

L’idea è semplice niente sceriffi, niente ronde, niente di tutto questo ma solo cittadini che osservano e se nota qualche cosa di strano segnalano a un referente su territori oche avrà un accesso più diretto per contattare le forze dell’ordine. Il progetto è stato presentato e discusso con i cittadini nella sede distaccata del comune di Castelfranco a Orentano , davanti ad una nutrita platea di persone. A spiegare come funzionerà il meccanismo è stato il sindaco Gabriele Toti insieme al capitano della compagnia di San Miniato Antonio Trombetta e al comandante della stazione di Castelfranco il luogotenente Emanuele Quaranta. I cittadini al di la di una percezione molto particolaristica del problema, hanno ritenuto l’iniziativa pregevole e in molti si sono resi disponibili per essere “occhi” sul territorio, circa 15 persone che vigileranno nella varie zone e poi riferiranno al referente del progetto Giovanni Panattoni persone ritenuta da tutti in paese di estrema serietà e di grande disponibilità per la collettività. Il suo vice in questo compito sarà Mauro Quaglierieni, quindi chiunque voglia aiutare in questo progetto sperimentale potrà fare riferimento a loro. I carabinieri hanno ribadito la grande disponibilità dell’arma e l’importanza di segnalare, sottolineando che è importante avere un contatto diretto con il territorio e che in orari diurno è possibile chiamare la stazione di Castelfranco e di notte lo stesso numero mette i cittadini in contatto con il nucleo radiomobile, il 112. Infatti è importante chiamare la stazione di Castelfranco il cui numero sarà critto a breve su un pannello a caratteri grandi leggibili proprio davanti alla sede distaccata del comune. I cittadini inoltre hanno anche valutato di estendere il progetto a tutta villa campanile e in futuro eventualmente al capoluogo. Per il momento i cittadini stanno valutando il mezzo di comunicazione da utilizzare, un’ipotesi è una chat di whatsapp.
Toti in conclusione ha detto: “E’ un modo per riappropriarsi del proprio territorio, di sentirlo proprio e di essere responsabili di ciò che succede in modo tale che la sola presenza dei cittadini sia un deterrente per evitare che qui certe pratiche non attecchiscano. Siamo un territorio di confine e questo rende ancora più importante segnalare. Da qui infatti chi è dedito ad attività malavitose si raggiunge rapidamente Altopascio e la Piana di Lucca, la Valdinievole, il Valdarno e la Valdera”.

 

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