Ristori, i lavoratori conquistano due mesi di tempo

Poco più di due mesi, per l’esattezza fino al 16 di dicembre, nei quali i lavoratori potranno contare su contratti di solidarietà, con l’obiettivo, nel frattempo, di creare le condizioni per ridurre al massimo il numero degli esuberi.

È questo l’accordo siglato questa mattina, 5 ottobre, fra i vertici delle Officine Ristori e le rappresentanze sindacali di Fiom e Uilm riunite all’Unione industriale pisana. Un accordo che probabilmente rappresenta il massimo che si potesse fare, in una vertenza che all’inizio sembrava avere un finale già scritto, in virtù dell’accordo del 2014 che consentiva all’azienda di Montecalvoli, dopo due anni di ammortizzatori sociali, di licenziare fino ad un massimo di 63 lavoratori. Accordo che l’azienda era decisa ad applicare fino in fondo, senza margini di trattativa per ridurre gli esuberi previsti.
Alla fine, invece, è stata soprattutto la determinazione degli operai ad abbattere il muro di gomma contro il quale avevano rimbalzato i sindacati, grazie a dieci giorni di presidio permanente di fronte ai cancelli dell’azienda. Determinante, a quel punto, l’intervento della Confindustria pisana, su pressione probabilmente della stessa Piaggio, che ha convinto i vertici di Ristori a presentare una soluzione alternativa ai licenziamenti.
Adesso, nei prossimi due mesi, occorrerà capire quali saranno le prospettive dell’azienda, soprattutto in relazione alle commesse che potranno arrivare o meno dalla casa di Pontedera. Soddisfazione, alla fine, da parte di Fiom e Uilm, per essere riusciti comunque a trovare un appiglio necessario a cercare di salvare più posti di lavori possibile. Il tutto con la speranza, allo stesso tempo, che il caso Ristori contribuisca ad aprire al più presto un dibattito sulla complicata situazione dell’indotto Piaggio. (g.p.)

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