Migranti a San Romano, scatta il controllo della municipale foto

I vigili sono arrivati questa mattina (22 giugno), insieme ai responsabili dell’Ufficio urbanistica, per verificare l’idoneità dell’immobile di San Romano che da ieri ospita 24 migranti. Ventiquattro persone arrivate nel territorio di Montopoli con la formula del bando di gara, gestito direttamente dalla Prefettura con i privati e le cooperative interessate a farsi carico dell’accoglienza. Il sindaco Giovanni Capecchi, però, vuol vederci chiaro: “Perché non mi risulta – dice – che sul mio territorio ci siano strutture idonee ad accogliere 24 migranti. Se quell’edificio risulterò inidoneo, agirò di conseguenza”.

È la linea adottata dal primo cittadino contro una formula che proprio non convince. Una formula lontana dal sistema di accoglienza seguito da Montopoli e dagli altri comuni del comprensorio: “Fino ad oggi – ricorda Capecchi – abbiamo gestito l’accoglienza con la cooperativa la Pietra d’Angolo e con la Società della Salute, coordinandoci anche con gli altri comuni. Il nostro territorio ospita già 54 profughi, che sono stati accolti, però, con tutta una serie di accortezze per garantire il loro inserimento ed evitare che passino intere giornate senza fare niente”.
Alla luce dell’emergenza, tuttavia, la normativa conferisce alla Prefetture la facoltà di aprire bandi di gara rivolti direttamente a privati, cooperative e associazioni che abbiano la disponibilità di un immobile. Con l’ultimo bando di maggio, la Prefettura era riuscita a reperire circa 100 posto in un ex albergo di Bientina e una struttura di San Romano. Un immobile ubicato lungo la Tosco Romagnola, a pochi passi dalla Torre Giulia, dove a gestire l’accoglienza è una cooperativa di Montelupo Fiorentino che, nelle scorse settimane, ha trovato l’accordo con i proprietari della struttura.
“L’ho saputo quasi per caso – racconta il sindaco Giovanni Capecchi -, così ho iniziato ad informarmi e ho notato che un privato aveva comunicato l’avvio dei lavori per una ristrutturazione straordinaria. È una situazione che passa sopra la testa degli amministratori: una specie di roulette russa. Per questo ho mandato la polizia municipale l’ufficio urbanistica a controllare: se l’edificio risulterà inidoneo prenderò i provvedimenti del caso”. (g.p.)

In serata arriva anche la solidarietà di Articolo Uno “Su questo tema – scrivono – sono perfettamente in accordo con il sindaco Giovanni Capecchi. Noi di Articolo Uno siamo a favore ad accogliere nel nostro territorio nuovi richiedenti asilo, ma con le dovute condivisioni. I sindaci, che sono profondi conoscitori dei propri territori, dovrebbero poter cooperare per localizzare le migliori strutture di accoglienza. Noi siamo per l’accoglienza in strutture adeguate e in piccoli gruppi, ovvero il famoso sistema Toscano di accoglienza e 24 persone in una solo ubicazione non lo sono di certo. L’accoglienza è davvero una buona accoglienza se è concordata è ragionata tra le istituzioni che parlano e decidono insieme, quella imposta dall’alto non ha mai dato buoni frutti, ci rammarichiamo che il recente decreto Minniti non sia riuscito a migliorare il sistema”.

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