Cavallini: ‘Mio figlio escluso per la mia attività politica’

L’accusa è di aver fatto pressioni, dirette o indirette, per escludere dalla giuria del San Miniato Movie il giovane regista Mattia Catarcioni, in quanto figlio della consigliera di opposizione Laura Cavallini. Un’accusa arrivata come un fulmine a ciel sereno nei primi minuti del consiglio comunale di oggi, 26 settembre, nel quale la consigliera Cavallini ha chiesto di prendere la parola nella parte iniziale riservata alle comunicazioni.

Senza fare nomi, la consigliera ha letto uno scambio di messaggi tra il figlio e uno degli organizzatori dell’iniziativa, che si è svolta pochi giorni fa a San Miniato. Dopo essere stato chiamato a far parte della giuria e aver ricevuto il materiale da visionare, racconta, il figlio della consigliera avrebbe ricevuto un’improvvisa retromarcia, attraverso uno scambio di messaggini nel quale l’organizzatore spiegava di voler “tenere fuori la politica dal concorso”, scusandosi e chiedendo comprensione in quanto “lui è mio vicino di casa”. Nessun riferimento diretto da parte di Cavallini, anche se nella successiva discussione è stato l’assessore Gianluca Bertini ad intervenire: “La ritengo solo una presa di posizione personale – ha detto l’assessore – per cui mi riservo di intervenire in altre sedi”. In base ai messaggi letti da Cavallini, in pratica, Catarcioni sarebbe stato escluso dal San Miniato Movie come forma di ritorsione per l’interrogazione presentata dalla stessa consigliera contro l’abuso che aveva visto protagonista l’azienda di cui l’assessore Bertini è legale rappresentante.
“Nessuno di noi ha mai utilizzato le proprie posizioni per impedire agli altri di fare politica – ha ribattuto il capogruppo Pd Alessio Spadoni -. Credo che ultimamente la questione stia andando un po’ troppo sul personale e vorrei che le questioni in consiglio tornassero nel merito degli argomenti”.
“È vero che non bisogna andare sul personale – ha detto Chiara Benvenuti del movimento Cinque Stelle – ma è anche vero che una cosa di questo genere è di una gravità enorme. Questo non è personale. Per quanto ne so, la consigliera Cavallini prima di fare questa comunicazione si era rapportata con la parte politica. Questa cosa è grave, perché le opposizioni, a questo punto, devono pensare a cosa possono perdere. Perché oggi è toccato a lei, ma potrebbe toccare a chiunque di noi in opposizione. È la prima volta che sento un messaggio del genere e rimango allibita”.
“La presa di posizione di Spadoni mi lascia perplesso – ha rincarato Carlo Corsi (Forza Italia) -. Capisco che fa l’avvocato ed è abituato a difendere le persone, ma se quello che è scritto nel messaggio è vero allora abbiamo passato il limite. La Toscana purtroppo è anche questo. Quello che è successo con la consigliera Cavallini è grave: è stato uno scivolone gravissimo. Ma cosa c’entra il figlio?”.

 

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