Cuoio di Toscana, la tecnologia personalizza le scarpe foto

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Le aziende conciarie del comprensorio del Cuoio saranno protagoniste con Cuoio di Toscana, il consorzio leader nella produzione di cuoio da suola, che andrà infatti a Pitti 93 in supporto dell’alto artigianato italiano con una collezione di scarpe totalmente personalizzabili. L’iniziativa sarà presentata giovedì 11 gennaio alle 20 al teatro Odeon di Firenze in piazza Strozzi. Ci sarà un configuratore virtuale permette oltre 8mila combinazioni per personalizzare la scarpa, scegliendo tra modelli, materiali, cuciture e colori.

Le aziende che fanno parte del brand Cuoio di Toscana sono di Santa Croce sull’Arno (Bonistalli e Stefanelli) e di Ponte a Egola (Gruppo conciario Cmc international, conceria Gi-Elle-Emme, Cuoificio Otello, Lamonti Cuoio, Conceria 3S e Volpi Concerie). Le dieci creazioni, sviluppate da Mario Bemer in esclusiva per Cuoio di Toscana, saranno svelate al termine della serata di gala, con la possibilità di sperimentare in prima persona il configuratore, un avanzato software in grado di regalare l’emozione unica di veder apparire davanti ai propri occhi la scarpa così come la si desidera in ogni singolo dettaglio. La capsule collection è il primo dei nuovi progetti di Cuoio di Toscana a sostegno della filiera della calzatura di qualità, che saranno svelati nei prossimi mesi.
La collaborazione tra Cuoio di Toscana e Mario Bemer nasce proprio in occasione della registrazione del cortometraggio Cinque, fashion movie per la regia di To Guys e ideato da Michele Pecchioli di Aria Adv, presentato lo scorso ottobre alla 12/a Festa del Cinema di Roma e dedicato ai diversi mondi artigianali del Made in Italy, interpretati come cinque luoghi della mente e del saper fare.
“La capsule collection con Mario Bemer – dichiara il presidente di Cuoio di Toscana Antonio Quirici – rappresenta la naturale prosecuzione di Cinque, all’interno di un progetto più ampio, che è quello di valorizzare la tradizione artigiana italiana e le eccellenze del nostro territorio, mettendo sotto i riflettori quello che normalmente si cela nei fashion show: dietro le scarpe e la moda prodotta dai più grandi stilisti al mondo, c’è un lavoro artigianale rimasto immutato nei secoli. Oggi – prosegue – c’è molta più attenzione ai processi produttivi che portano alla realizzazione di un capo, c’è una costante ricerca della qualità. In questa collezione a firma Bemer e Cuoio di Toscana, la materia prima di altissimo livello si sposa con il massimo grado della tecnica: una collaborazione che racconta un territorio e una storia di cui siamo orgogliosi”.
Cuoio di Toscana è un cuoio da suola unico ottenuto con concia lenta al vegetale, un processo antico basato sull’utilizzo di tannini naturali ricavati dal legno di castagno, mimosa e quebracho. Il marchio nasce con l’obiettivo di farsi portavoce nel mondo del distretto conciario. Per ulteriori informazioni cuoioditoscana.it

 

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