Amici per la Pelle all’università, storia di Filippo e Vittorio

“In ogni sua edizione, Amici per la Pelle ha il merito di far capire che con impegno si possono ottenere risultati, a scuola come nel lavoro e contemporaneamente sa spiegare il grande patrimonio che l’industria conciaria rappresenta per questo territorio. Nato come una scommessa, il progetto si è consolidato come uno strumento vincente”. A parlare di Amici per la Pelle è Roberto Giannoni, vicepresidente Assoconciatori e ideatore del progetto insieme al Gruppo Giovani Conciatori del distretto toscano.

Sono d’accordo con lui Filippo e Vittorio, ora all’università, ma qualche anno fa tra i ragazzini coinvolti nel progetto. “Due parole per definire Amici per la Pelle? Entusiasmo e curiosità: la curiosità tipica di un’età così giovane, avevo 12 anni quando vi ho partecipato e l’entusiasmo nello scoprire da vicino quella ‘nota’ industria conciaria di cui chi nasce in questo territorio sente ben presto parlare”. Filippo Bartolommei, 19 anni, di Santa Croce sull’Arno, ricorda così la sua partecipazione alla prima edizione di Amici per la Pelle, anno 2010/11, quando il progetto si avviò in via sperimentale nella sola scuola media di Santa Croce sull’Arno. In classe con Filippo, tra i suoi Amici per la Pelle, un altro studente santacrocese, Vittorio Masoni, che aggiunge: “Con il giusto linguaggio, semplice ed efficace, il progetto è stato anche utile a spiegarci che l’industria della concia può offrire opportunità diverse e stimolanti: alcuni nostri compagni di classe hanno proseguito negli studi scegliendo indirizzi legati alla filiera della pelle, anche all’estero”. Dopo gli studi al liceo scientifico, Filippo e Vittorio stanno frequentando quest’anno l’Università a Pisa, rispettivamente le facoltà di economia ed ingegneria gestionale. “Indipendentemente dal percorso di studi che ognuno ha scelto – continua Filippo – resta un’esperienza che ci ha fatto maturare e che consigliamo di vivere con divertimento e impegno a tutti gli studenti che vi stanno partecipando”.
Oggi, oltre a Santa Croce sull’Arno, partecipano Fucecchio, Castelfranco di Sotto, San Miniato e Santa Maria a Monte e sono coinvolte le associazioni conciarie del distretto, concerie, calzaturifici, impianti industriali e il Poteco che ospitano le visite degli studenti. In una forma di alternanza tra lezioni in aula e in azienda che ha di fatto anticipato i più moderni programmi di formazione.

 

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