S. Croce, gli ambulanti salutano: ‘Mercato a rischio’ foto

Le immagini sembrano quelle di un mercato in chiusura, con i banchi ormai pronti a sbaraccare dopo una mattinata di lavoro. E invece no: gli scatti si riferiscono alle 10 di questa mattina (sabato 10 marzo), in un mercato con molti spazi vuoti, lasciati liberi “non solo da tanti clienti che non si vedono più – dicono gli ambulanti – ma addirittura dagli stessi banchi a sorteggio che ormai preferiscono non venire neppure, in alcuni casi per andare a Ponte a Egola”.

È un bilancio disastroso quello che gli operatori economici tracciano del nuovo mercato di Santa Croce, a distanza di quattro mesi dall’abbandono di piazza Romero per fare rotta in piazza Fratelli Cervi e via Guidi. Un grido d’allarme, nella convinzione che il mercato santacrocese abbia imboccato la strada verso il declino. Ne è convinto Rodolfo Bernardini, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento e membro della commissione mercato: “Dopo le prime settimane di pubblicità e di curiosità tanti clienti non si vedono più – racconta – mentre da un po’ di tempo anche gli ambulanti a sorteggio hanno iniziato a non venire, nel timore di non recuperare neppure i costi del suolo pubblico. Alcuni di loro preferiscono andare a Ponte a Egola, dove i clienti trovano comodità di accesso e di parcheggio”. Lo stesso Bernardini, del resto, ripete da anni che il mercato a ridosso del centro non funziona: “Da parte nostra abbiamo contribuito all’attuale collocazione – riprende – ma è anche vero che alla fine siamo stati costretti, perché se avessimo potuto scegliere saremmo rimasti volentieri in piazza Romero. Invito quindi l’amministrazione a venire al mercato, per rendersi conto di persona, anziché stare in municipio e limitarsi a fare di testa propria. Le ultime elezioni hanno dimostrato che questo modo di agire non va più bene”.
Già alcune settimane fa, del resto, gli ambulanti hanno incontrato l’amministrazione chiedendo alcuni correttivi, a cominciare dalla destinazione a parcheggio di via 25 Aprile, in modo da agevolare l’accesso ai banchi di piazza Fratelli Cervi. “Adesso chiederò un nuovo incontro tramite Confesercenti – riprende Bernardini – perché il mercato è fatto di 80 ambulanti che vengono qui per lavorare. Se non si fa qualcosa in fretta rischiamo di perderlo per sempre: arriverà un momento in cui il mercato non avrà più senso”. Un’opinione condivisa da Fabrizio Incardona, titolare di un banco di frutta e verdura, che parla di un mercato “vuoto, nel quale i pochi clienti – dice – non fanno altro che lamentarsi per i parcheggi e la viabilità. Ci sono alcuni di noi che già a mezzogiorno iniziano a smontare. Sicuramente risentiamo di non momento non felice per i mercati, però almeno in piazza Romero avevamo iniziato finalmente a rivedere i santacrocesi”. Sotto accusa, secondo gli ambulanti, anche il problema della sicurezza: “Già da alcune settimane i banchi sono stati arretrati sui marciapiedi – riprende Bernardini – eppure sabato scorso l’ambulanza non è riuscita ad entrare e i soccorritori sono dovuti arrivare a piedi. Così non si può andare avanti, l’amministrazione deve trovare una soluzione”.

 

Una soluzione che forse potrà passare da alcuni correttivi, ma l’ipotesi di rimettere tutto in discussione resta fuori dalla realtà secondo il sindaco Giulia Deidda. “È un fatto di coerenza – dice -. Gli ambulanti hanno chiesto dei correttivi che stiamo valutando, oltretutto in una riunione che avevamo chiesto noi per fare il punto della situazione, ma l’ipotesi di una nuova collocazione ovviamente non c’è. Mi risulta comunque che gli ambulanti di via Guidi lavorino molto meglio di quelli in piazza Cervi, dimostrando forse che la collocazione proposta da noi (quella con i banchi in piazza Matteotti e via Guidi) era la migliore per gli operatori economici. La logica della sicurezza, invece, è diversa da come viene raccontata: i mezzi di soccorso non devono passare tra i banchi, ma basta che siano garantite le vie di accesso”.

Giacomo Pelfer

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