Addio a Baldi, il pittore che ha scelto San Miniato foto

A San Miniato viveva dal 2006, insieme a Paola Mazzanti, nella casa che fu dello zio di Napoleone, il canonico Jacopo Buonaparte. Pier Giorgio Baldi aveva scelto San Miniato e a San Miniato è morto.

Amante delle arti e del bello, sosteneva che ciò che si poteva godere dagli affacci della sua casa: lo stesso panorama che aveva potuto vedere Leonardo. Baldi era un importante ma discretissimo personaggio della cultura, del design e dell’industria italiane. A San Miniato aveva ripreso una importante attività di pittore, dopo che negli anni Cinquanta aveva intrapreso con successo la carriera artistica, quella che gli aveva fatto realizzare opere prestigiose, come una splendida via Crucis in ceramica restaurata di recente ed esposta in una mostra prestigiosa che partì nel 2011 da San Gimignano, per poi toccare varie città d’Italia, tra le quali anche San Miniato, dove Baldi espose proprio in via Maioli, durante il Festival del pensiero popolare Palio di San Rocco Pellegrino. Adesso le ceramiche sono tornate a decorare l’antica chiesa di Sant’Agostino a Colle val d’Elsa, per le quali Baldi le aveva realizzate.
La mostra del 2011 giocava sul tema dell’uovo, alla ricerca di un’armonia segreta che si respira dentro questo straordinario involucro realizzato dalla natura. Nei testi critici di quella mostra, curata da Andrea Mancini, si faceva riferimento al tondo Doni di Michelangelo, ma anche alla cosiddetta pala di Brera Piero Della Francesca, dove l’uovo è l’elemento centrale, che dà il là all’intera opera. Certo per Baldi la forma ovale era diventato una specie di ossessione, da riempire con eccezionale maestria con le altre forme che gli si potevano presentare, dai paesaggi alle immagini di città, dagli animali ai bellissimi nudi, che si intrecciano in una splendide sinuosità. Tutto nasce da questa specie di placenta primordiale dalla quale ogni cosa ha origine. Una esigenza intima che si fa vivida e che insegue il nuovo e l’inedito, privilegiando la varietà del ritmo, l’armonia del tono, il sottofondo poetico e musicale di un segno fluido e libero, coglie il dato oggettivo e si dilata in dimensione futura.
Pier Giorgio Baldi era nato a San Gimignano e cresciuto tra Genova e la Toscana, scoprì una passione per la pittura e la scultura durante l’adolescenza grazie al prof. Neonato. Le prime prove sono per il disegno, la libera tecnica del nudo, gli oli e gli acquerelli. Architetto di professione, Pier Giorgio gira l’Italia, l’Africa ed il Medio Oriente, lavorando alla progettazione di edifici pubblici di vario tipo per importanti società multinazionali. A Milano collabora tra gli altri con il grande Marcello Nizzoli e intanto continua a dipingere, scolpire, studiare nuove tecniche, come la grafica che scopre negli anni ’80. Negli anni, Pier Giorgio ha partecipato a numerose mostre di pittura a Milano, Genova, Ancona, Pontedera, Colle Val d’Elsa ricevendo premi e riconoscimenti ufficiali. Una sua pittura, “Cristo Lavoratore”, fu donata a Papa Paolo VI ed altre pitture si trovano nel Palazzo Comunale di Colle Val d’Elsa.

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