San Romano, Acque mette un murale sulla Torre foto

Fanno parte delle skyline di molti paesi del comprensorio del Cuoio. I depositi idrici sono infrastrutture importanti per il territorio e da oggi saranno anche più belle. Cosa c’è di più bello di un arcobaleno? Per questo il progetto si chiama Rainbow e rimanda all’esplosione di colore che segna ed esalta un paesaggio e che non ci sarebbe se non fosse per l’acqua. Ecco, allora, che in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, oggi 22 marzo, Acque presenta Rainbow, il progetto ideato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Montopoli in Val d’Arno. Artisti “adotteranno” i depositi, dipingendoci su un loro modo di pensare all’ecologia, alla natura, all’ambiente e alla vita, quindi. “Questo è un vero e proprio investimento che rende moderno il pensile, che sarà reso più funzionale, bello e originale grazie alla collaborazione di Acque, amministrazione comunale e artisti” sono le parole del presidente di Acque Giuseppe Sardu.

Protagonisti di questa iniziativa, presentata stamani dal sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi, dal vicesindaco Linda Vanni, dal presidente di Acque Giuseppe Sardu e dall’ingegnere di Acque Angelo Raffaele Baldassarri, sono i depositi idrici del territorio: a partire proprio da quello di San Romano, i cui lavori di adeguamento sono in via di conclusione. Il progetto vuole valorizzare i depositi non solo attraverso il fondamentale recupero funzionale ma anche attraverso interventi artistici che coniughino cultura, linguaggi espressi moderni e sensibilizzazione ambientale. Servono 350mila euro per ristrutturare la Torre di San Romano. La riqualificazione, che sarà ultimata verso giugno, è in ottica di sensibilizzazione ambientale e sarà fatta in senso artistico: interpretare con opere murarie firmate da artisti di fama internazionale nel campo dell’arte urbana, i depositi idrici pensili presenti nel Basso Valdarno. La Torre di San Romano è la prima tappa e a colorarla sarà Giovanni Magnoli, in arte Refreshink. “L’acqua è vita – ha detto Capecchi – e così anche la cultura e l’arte sono indispenabili per la vita. Tutti questi elementi si trovano coniugati nell’intervento progettato da Acque, che realizzerà a San Romano”. Soddisfazione espressa anche dal vicesindaco Linda Vanni, che ha parlato di “Un regalo ai montopolesi che arriva da Acque”. Il presidente Sardu ha precisato: “Questo intervento è un elemento di sicurezza urbana, infatti di notte la torre sarà illuminata e dunque darà luce al paese”. L’ingegnere Baldassarri ha raccontato che “Il lavoro di progettazione è stato molto intenso ed è servito anche un drone per avere il quadro più completo possibile. Un lavoro al dettaglio”. Il progetto, una volta partito, andrà anche sui social network per informare la popolazione sullo stato dei lavori.

Il progetto. Rainbow nasce da un’idea di Acque, il gestore idrico del Basso Valdarno che si è avvalso, oltre che del sostegno dell’amministrazione comunale, anche del supporto dell’associazione culturale Undicesima Lab. Il progetto si colloca in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e, nello specifico, delle risorse per i lavori di ristrutturazione che stanno interessando (e interesseranno in futuro) alcune torri piezometriche, proprio come quella di San Romano. Sarà così possibile sfruttare la presenza delle impalcature e dei cantieri già previsti per i lavori di manutenzione, permettendo agli artisti di eseguire opere d’arte sulle pareti delle cisterne. Con questa impostazione, il progetto Rainbow si pone come un’assoluta novità a livello nazionale nel campo della riqualificazione urbana dei depostiti idrici. Per il team curatoriale, per l’artista e per gli altri che si succederanno si tratta di una “sfida” artistica complessa e suggestiva, poiché saranno chiamati a intervenire su una superficie curva, a un’altezza da capogiro, con poco spazio a disposizione, per un’opera realmente a 360 gradi.

L’obiettivo. Con questa iniziativa Acque, e con essa l’amministrazione comunale, oltre alla missione fondamentale di fornire un servizio efficiente e di qualità, intendono impegnarsi nel processo di valorizzazione di siti e infrastrutture che forniscono servizi primari ai cittadini, ma che talvolta gravano sul contesto urbano. Attraverso Rainbow, si cerca di valorizzare questi elementi, che caratterizzano innegabilmente i nostri territori, non solo attraverso la cura della loro funzionalità, ma attribuendogli anche un valore di carattere paesaggistico e culturale. Un ulteriore percorso per dare ancora più valore alla risorsa di cui ci prendiamo cura, ossia l’acqua. Si tratta di una scelta non certo sporadica, che si inserisce piuttosto in una consolidata esperienza che fa del Basso Valdarno uno dei territori a più alta vocazione sostenibile del Paese.

L’opera. Il risultato si preannuncia di forte impatto, con opere visibili da grandi distanze che daranno un volto nuovo alle infrastrutture disseminate nel territorio. Ulteriormente, anche recependo significative indicazioni provenienti dalla cittadinanza, l’intervento vedrà la realizzazione di un progetto illumino-tecnico teso non solo a valorizzare l’opera ma anche a fornire un elemento di riconoscibilità dell’impianto nelle ore notturne. Per vedere il primo murales ad alta quota non resta quindi che aspettare lo smantellamento dell’impalcatura, previsto per il mese di giugno 2018. Successivamente, ci saranno ulteriori impianti coinvolti: Santa Colomba (Bientina) e Santa Maria a Monte, solo per citare i prossimi.

Il serbatoio. Costruito nel 1975, il serbatoio ha una capacità di 300 metri cubi e spicca da terra per 32 metri. Viene alimentato dalla centrale idrica di Vaiano che dista oltre 3 chilometri. Il pensile alimenta, oltre che l’intera San Romano, Capanne e la vicina zona industriale. Nel corso degli anni il deposito ha presentato un significativo degrado del materiale a causa della prolungata esposizione agli agenti atmosferici. È stato quindi inserito in un piano di interventi di manutenzione straordinaria dedicato nello specifico ai serbatoi, anche allo scopo di adeguarli progressivamente alle normative più recenti in materia anti-sismica. Gli interventi hanno riguardato la completa ristrutturazione dello scheletro di sostegno, il ripristino del calcestruzzo, il rivestimento con materiale specifico (fasce in fibra di acciaio ad altissima resistenza) per migliorare ulteriormente la stabilità, la sostituzione delle strutture di accesso, il rifacimento delle tubazioni e delle carpenterie metalliche, la pulizia interna della vasca.

Mirco Baldacci

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