Capodanno senza smartphone, shopper in piazza

Gli strass che fanno chic e il Cin senza smartphone. A dispetto della forma, la sostanza della notte più lunga dell’anno è italianissima. Di più: localissima. “Le tradizioni popolari – spiega il maestro di bon ton Stefano Agnoloni – vanno rispettate. E’ bene, in questa notte di passaggio, portarci dietro un po’ di memoria: quella non è mai di cattivo gusto”. Ecco, allora, uva, mandarini, frutta secca e soprattutto lenticchie farsi belle sul tavolo della festa, “Anche se l’uva è fuori stagione e le lenticchie si possono un po’ modernizzare, magari rivisitando il modo di presentarle, per esempio in purea”. Qualche consiglio per la notte di Capodanno c’è, ma il migliore è che “Si possono chiudere anche tutti e due gli occhi, perché tra un brindisi e l’altro le gaffe fanno sorridere, ci fanno stare bene e mettono allegria”. A volte, inoltre, capita di trovarsi con persone che non si conoscono e, “in quei casi essere troppo rigidi può mettere poco a proprio agio”.

La tovaglia di Vigilia e Natale non va più bene: sul tavolo del cenone il rosso non sta, neppure declinato in fantasie tipo tartan. Da indossare, invece, è perfetto, sopra o sotto che sia, come tradizione vuole. Se al Cenone si preferisce il buffet, la tovaglia sul tavolo deve essere lunga fino a toccare terra. In generale, poi, deve brillare, come tutto in quella notte speciale: sì alle candele (solo di sera) e a tutto ciò che luccica, comprese le spille.
L’outfit
“Sono un gradito ritorno nella moda e un dettaglio capace di arricchire ogni abito, magari con un fiocco di velluto”. Compreso il classico e sempre di moda tubino nero, che con un bel punto luce-colore o un foulard di seta sembra del tutto nuovo. Una spilla, una sciarpa o un cappello sgarciante possono essere “la svolta” chic anche per chi sceglie un Capodanno sobrio, magari in piazza, come va di moda da un po’. Un modo meno impegnativo – e costoso – di festeggiare, ma non per questo da affrontare con sciatteria. L’abito non farà il monaco, ma essere appropriati è sempre di buon gusto e non passa mai di moda. E’ vero, però, che Capodanno che vai, outfit che trovi. Rispetto al colore, allora, il nero è un evergreen, il rosso va benissimo, specie per l’abito lungo e sgargiante da gran soirèe e ottimi sono anche argento e oro. Poi strass, brillantini e tutto ciò che dà luce, auspicio di prosperità e ricchezza. Spille, fiocchi di velluto e dettagli scintillanti vanno bene in piazza, per il cenone in casa e anche al ristorante. Se si partecipa a un gran galà, l’occasione è d’oro per sfoggiare un’abito da sera in lungo e lo smoking.
Capodanno animal friendly
Sono belli e scintillanti i fuochi d’artificio, in tema con la notte di Capodanno. Con qualche precauzione, però, specie per gli amici animali che tutto quel chiasso non lo gradiscono per niente. “Ce ne sono di bellissimi e a volte il rumore non si sente neppure. E’ bene limitarne l’uso al periodo intorno alla mezzanotte e magari preferire quelli che non fanno soltanto rumore ma fanno piacevoli giochi di luce. Dobbiamo pensare anche ai cani che restano in casa da soli e che possono avere brutte reazioni”. Il Capodanno animal friendly può essere anche in pelliccia, “meglio ecologica, tanto più che di moda ce ne sono di bellissime. L’accessorio di pelliccia è ottimo anche per cappelli (solo all’aperto) e colli, per esempio da sfoggiare in piazza, per divertirsi senza rinunciare all’eleganza e rimanendo al caldo. L’occasione è anche per parlare di circo, che resta una delle cose tipiche di questo periodo dell’anno. L’arte circense è bellissima e il circo fa tanto atmosfera natalizia, ma senza animali è meglio e permette di godersi le performance di veri artisti”. 
Il brindisi
Sarà anche comodo, ma lo spumante nel bicchiere di carta è brutto anche in piazza. “Meglio la flute, anche in plastica rigida e che si può riusare”. Soprattutto si deve raccogliere perché la piazza che si svuota e diventa un cimitero di bottiglie, tappi e bicchieri è proprio di cattivo gusto. Pulire può essere anche chic, “Basta portare una bella shopper elegante dove riporre tutto. Compresa la flute rigida che si lava e si usa per più di un’occasione. Ridurre la plastica è un bel modo per iniziare l’anno nuovo. Specie perché, con la raccolta porta a porta dei rifiuti, i cestini sono meno diffusi e quindi è meglio prepararsi”. Anche per godersi meglio il brindisi di mezzanotte. “E’ un momento di festa e gioia e allora possiamo rompere il protocollo e il rigore”. Bacio e abbraccio sia, anche con chi ho appena conosciuto. “In altre occasioni il protocollo vorrebbe sempre un certo distacco, ma in questa occasione è diverso. Vince la spontaneità e tutti siamo più predisposti a socializzare”. Nella notte dei buoni propositi, quella che “da domani si cambia” ma invece resta tutto uguale, almeno da un giorno all’altro. Una cosa, però, la possiamo cambiare da subito, che siamo in piazza, al ristorante o in una residenza privata: “Mettiamo da parte i telefoni e godiamoci la compagnia delle persone che abbiamo accanto: gli auguri a chi non è con noi possiamo farli prima di uscire o dopo, ma durante il brindisi, vedere gente che sta al telefono è mancanza di attenzione e rispetto, anche per chi quel messaggio lo riceve”. Il selfie si può replicare dopo e anche l’inoltro sregolato di video e gift: almeno a mezzanotte insomma, guardiamoci negli occhi. E il brindisi facciamolo con la flute, non con lo smartphone. “Abbiamo scelto di passare quel tempo con quelle persone ed è bello farle sentire al centro del festeggiamento”. Usiamo la tecnologia, ma per avvicinare e non per allontanare. Godersi il momento, alla fine e in questo tempo, è il miglior augurio che possiamo farci e fare a chi ci vuole bene. 

 

Elisa Venturi

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