“Incidenti dimezzati”, 10 anni di Municipale con Conservi foto

Il tempo passa, i mandati amministrativi finiscono, ma il valore delle persone rimane e soprattutto il lavoro fatto. Piero Conservi, dopo 10 anni al servizio del comune di Santa Croce sull’Arno come assessore alla polizia municipale, si preparata a passare il testimone a chi uscirà vincitore delle elezioni della primavera prossima. La fine di un decennio che per Conservi rappresenta l’occasione di voltarsi per un attimo indietro e dare un’occhiata al lavoro fatto e alle persone che lo hanno accompagnato in questo percorso che a Santa Croce è più importante forse che in altri comuni. Un decennio in cui polizia municipale e protezione civile spesso sono state messe alla prova da tanti eventi e alla fine hanno reagito sempre bene. Negli ultimi anni gli agenti della polizia municipale di Santa Croce sull’Arno hanno, in varie occasioni, dimostrato di saper operare anche in situazioni che non sono tra i loro compiti giornalieri, in settori come l’ordine pubblico e il contrasto ai reati contro il patrimonio sempre in sinergia con i carabinieri della stazione locale.

Alla fine di questi 10 anni, facendo un bilancio, quali settori sono stati i più impegnativi per i vostri agenti?
“Forse il settore della sicurezza stradale, come testimonia in questo decennio il progressivo decremento degli incidenti stradali, certamente prodotto da vari fattori ma sicuramente è innegabile che il contributo quotidiano della Polizia Municipale sotto forma di presidio e prevenzione ma anche di costante stimolo per il miglioramento della regolamentazione della circolazione, della segnaletica e di quant’altro di pertinenza degli enti proprietari delle strade, concorre alla sicurezza stradale. Ricordo i 251 incidenti stradali rilevati nell’anno 2000 e i 112 nel 2018, con una riduzione di oltre il 55 per cento”.
Conservi, un decennio alla guida della polizia municipale come assessore: cosa è cambiato?
“Comincerei, ancor prima di addentrarmi nelle tematiche amministrative, parlando delle persone che ho trovato e con cui ho lavorato. Il comando, la sua operatività e le donne e gli uomini che lo compongono li conoscevo già da prima di diventare assessore come cittadino, per la mia attività professionale e per i miei incarichi pubblici e anche per questo accettai e ho mantenuto con entusiasmo la delega. Lavorando, poi, a stretto contatto con loro per due legislature, ho potuto comprendere ancor meglio la complessità del ruolo e dei compiti assegnati alla polizia municipale. Gli agenti hanno spesso dimostrato le loro capacità nei molti eventi di grande impegno operativo che si sono verificati in questi anni. Voglio ricordare in primo luogo gli interventi di protezione civile, incendi, nevicate e ghiaccio, fughe di gas, per citarne alcuni. E poi gli eventi sportivi e gli spettacoli musicali del Palaparenti che mi hanno visto impegnato nel doppio ruolo di assessore anche alla protezione civile ed allo sport”.
La polizia municipale, negli ultimi anni però, è andata sempre più rafforzando la propria presenza sul territorio e tra le persone, alle volte anche con interventi difficili, come l’inseguimento di alcune settimane fa tra i bachi del mercato (leggi qui).
“Certamente questi episodi, ma anche quelli meno eclatanti sottolineano l’opera veramente quotidiana, la presenza di ogni giorno sulle strade e in ufficio, la disponibilità per ogni intervento d’emergenza come per ogni servizio, attività, contributo collaborativo di tutti i vigili. La polizia municipale di Santa Croce sull’Arno è un irrinunciabile presidio di legalità sul territorio, un punto di riferimento per cittadini, utenti tutti e istituzioni prima ancora che per la nostra amministrazione e le altre strutture comunali, che si rafforza nei suoi compiti più strettamente di sicurezza alla luce di un indissolubile rapporto di massima collaborazione con la locale stazione carabinieri, un legame certamente di natura professionale che però è anche stima, rispetto e amicizia reciproci. E di tutto questo, a giovarne sono in primo luogo i cittadini residenti e non del nostro comune e della frazione di Staffoli, la loro sicurezza, la qualità della loro vita”.
Avete chiesto alla polizia municipale anche di cominciare una lenta ma fondamentale opera di educazione alla legalità, alla sicurezza stradale e in generale ai comportamenti virtuosi, probabilmente proprio su impulso dell’assessorato di riferimento. Come sta andando?
“Questo lavoro, a cominciare da quello sulla sicurezza stradale, è stato un arricchimento per i cittadini a cominciare dalle migliaia di alunni delle elementari e medie che hanno potuto imparare con le lezioni teoriche e pratiche dei nostri agenti. Voglio ricordare anche i corsi per il conseguimento del patentino per ciclomotori che la legge ha introdotto e mantenuto tale obbligo”.
In qualità di assessore, come lo lascia il comando della polizia municipale e come lo aveva trovato?
“Quando sono diventato assessore avevo un comando di tredici persone e lo lascio verosimilmente con dieci addetti ed un’età media certamente alta. Ma purtroppo il prolungato blocco del turnover non ha certo fatto eccezioni per Santa Croce. Ciò nonostante, ora che i lacci degli anni appena trascorsi sembrano finalmente e – si spera – definitivamente sciolti credo ci sia la possibilità di chiudere la mia esperienza da amministratore, con l’avvio di procedure che garantiscano un primo recupero di forza lavoro. Mi auspico che sia possibile in futuro lavorare affinché il Comando abbia a disposizione nuovi e giovani agenti di polizia municipale. E questo in ragione di una consapevolezza: la polizia municipale è certamente supportata dalle strumentazioni e dalla tecnologia, ma soprattutto è fatta dalle donne e uomini e la risorsa umana è fra tutte di gran lunga la più importante”.
Insomma assessore ha trovato un corpo con 13 agenti e lo lascia con 10, anche se non per scelta sua ma di politiche nazionali, ma questo ha comportato l’arretramento della polizia municipale in alcuni settori?
“Assolutamente no. La situazione di Santa Croce e del territorio su cui operano gli agenti è particolare. La mole e importanza dell’attività della Municipale, alla pari di alcuni altri uffici comunali, è solo parzialmente proporzionale al numero di residenti del Comune di riferimento. In realtà ben maggiore rilievo è dato dalle caratteristiche del territorio da controllare. E da questo punto di vista, una realtà industriale e straordinariamente dinamica come quella di Santa Croce sull’Arno costituisce un pesante anche se stimolante impegno e aggravio per tutta l’attività di del Comando. Questo, quando si valuta la nostra polizia municipale, non va sottovalutato se non si vuol correre il rischio di commettere errori di sottovalutazione. In realtà alla prolungata carenza di organico si è sopperito e si sopperisce solo ed esclusivamente grazie ad uno straordinario sforzo organizzativo ed alla disponibilità e professionalità del personale in servizio. Per il resto, l’apprezzamento costantemente riscontrato anche dai vertici provinciali di tutto il comparto sicurezza, sono l’ulteriore e la più autorevole conferma del carattere di assoluta eccellenza della nostra polizia municipale”. (g.m.)

 

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