Fucecchio commemora con le scuole i martiri delle foibe foto

I tragici eventi che alla fine della seconda guerra mondiale videro circa 20mila italiani morire nelle foibe, le voragini naturali tipiche del Carso nelle quali furono gettati dai partigiani jugoslavi e dell’Ozna, e altri 250mila costretti a lasciare le proprie case, sono stati ricordati questa mattina a Fucecchio grazie ad una commemorazione organizzata dall’amministrazione comunale. L’iniziativa ha coinvolto una rappresentanza di studenti delle scuola media Montanelli Petrarca, i ragazzi del gruppo #fucecchioèlibera e le associazioni del territorio, alcune presenti anche con il proprio gonfalone come l’Associazione nazionale carabinieri, la Croce Rossa e lo Spi-Cgil.

La commemorazione è stata promossa in occasione del Giorno del Ricordo, la solennità civile che viene celebrata ogni 10 febbraio (la ricorrenza è stata istituita con legge dal Parlamento 92 del 30 marzo 2004).
Il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, questa mattina ha deposto una corona di alloro al Monumento ai caduti in piazza XX Settembre prima di incontrare i giovani e con loro parlare di quei tragici fatti e di come per circa 60 anni queste terribili vicende siano state coperte da una coltre di silenzio. Il racconto di questi fatti ha visto sia gli studenti che i ragazzi del gruppo #fucecchioèlibera partecipare in maniera molto attiva, leggendo di fronte al pubblico intervenuto riflessioni e testimonianze su quei fatti storici.
“Credo che il coinvolgimento dei giovani – ha detto il sindaco – sia il vero valore aggiunto di queste commemorazioni. E’ fondamentale che i ragazzi siano a conoscenza della storia e in particolare dei tragici fatti che hanno insanguinato il nostro paese prima e durante la seconda guerra mondiale. Solo conoscendo il nostro passato possiamo cercare di mantenere un futuro di pace con una vera Europa unita, evitando di ripetere quei tragici errori e quegli orrori”.

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