“Fucecchio rinasce” si fa lista e candida Valentina Carmignani

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“I cittadini chiedono discontinuità, anche rispetto ai partiti tradizionali. Mi candido prima di tutto per rispondere a questa voglia di riscatto civico”. Sarà questo il tema che abbraccerà trasversalmente i vari punti programmatici di Valentina Carmignani, che dopo numerose indiscrezioni scioglie le riserve e conferma la sua candidatura alle elezioni di Fucecchio.

Il nome della lista sarà ‘Fucecchio rinasce’, dal comitato attraverso il quale la Carmignani si è fatta conoscere in questi anni per le battaglie per la sicurezza, contro il degrado e a tutela del centro storico (leggi). “La lista o le liste” precisa la neo-candidata, 46 anni, agente immobiliare, alla prima esperienza elettorale. “Voglio costruire una squadra ed un progetto credibile, che sia alternativa alla politica attuale e a certe dinamiche partitiche che non convincono più i cittadini, a caccia di risposte – spiega. – Col centrodestra c’è stato un dialogo costante nel tempo ed i temi a noi cari ci vedono certo più in sintonia con quell’area politica, che comunque in questi giorni sta facendo le sue valutazioni a cui noi guardiamo senza però fermarci a guardara. Credo ci siano tante cose su cui lavorare”. Nei pensieri della Carmignani la fa da padrone, ovviamente, il tema della sicurezza, ma anche il la riqualificazione del centro storico. “Non vogliamo perderci in polemiche, credo che non esistano amministrazioni che sbagliano tutto o che fanno tutto bene, detto questo voglio costruirmi un mio percorso – dice riferendosi allo sfidante principale, l’attuale sindaco Alessio Spinelli a caccia di un secondo mandato. – Molte cose non sono state fatte o fatte bene, innazitutto sul fronte della sicurezza, che è nostro cavallo di battaglia e al quale guardiamo con un nostro punto di vista. Come anche credo che sia necessario un lavoro di riqualificazione del centro che si fondi sullo sviluppo di sinergie fra le realtà produttive e l’amministrazione, a partire magari dal Centro Commerciale Naturale. Sul fronte dell’immigrazione, tema caldo specie quando si guarda al centro storico, serve una riflessione che tenga comunque a riferimento il rispetto della dignità umana”.

Il centro, ma non solo. “Serve un lungo lavoro progettuale sulle tante frazioni del comune – continua. – che in questi anni sono state un po’ abbandonate”. Porte aperte ad eventuali convergenze anche nell’eventualità, non improbabile, di un ballottaggio, ma senza concessioni ‘ideologiche’. “Non siamo e non vogliamo diventare satelliti di nessuno – aggiunge. – Corriamo per portare avanti una serie di idee che dettaglieremo in queste settiamane attraverso vari incontri con la popolazione, ma a seguito anche di un lavoro di ascolto che ormai dura da tre anni. Se ci sarà un ballottaggio guarderemo alla forza politica che maggiormente sarà rappresentarci sul piano programmatico”.

Nilo Di Modica

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