Caccia programmata, due voliere a cielo aperto per S.Miniato

“La commissione di gestione dell’Atc di Pisa est, seguendo la nostra linea e le nostre proposte elaborate e presentate negli anni scorsi attraverso un business plain, ha stanziato la somma necessaria, circa 8mila euro, per la realizzazione di 2 voliere cosiddette a cielo aperto, da dislocare sul territorio a caccia programmata del comune di San Miniato”. Lo fa sapere il segretario della Federazione Italiana della Caccia Piero Taddeini.

“Ci rende orgogliosi – dice – poter annunciare che il nostro piano di investimenti progettato per i cacciatori di San Miniato e sul quale, insieme all’Arct, abbiamo lavorato da oltre 2 anni, ha raggiunto il suo termine procedurale”. Che prevede, inoltre, il prossimo acquisto di ulteriore materiale tecnico per gli interventi di manutenzione (decespugliatore). “Questo importante risultato – spiega – è frutto di un costante lavoro di ricerca, di studio, di incontri con i proprietari dei terreni che preventivamente abbiamo contattato e che si sono prestati per dare modo di realizzare delle strutture necessarie per l’irradiamento naturale della selvaggina. Questo primo progetto fa parte di un più ampio piano strutturale, indirizzato a ridare al territorio samminiatese una valenza venatoria costruttiva, che si stava perdendo. Grazie a questa nuova iniziativa abbiamo già preso contatti con i 700 cacciatori del nostro Comune, attraverso specifiche riunioni, nei vari circoli dislocati su tutto il territorio. Il progetto, prevede una parte cosiddetta materiale, la realizzazione e la messa in opera della struttura circa 2 ettari cadauna e soprattutto ci vedrà impegnati come associazione e come cacciatori dirigenti a coinvolgere il maggior numero di addetti per un cambiamento radicale di mentalità e di fare caccia. Aspetto sul quale stiamo lavorando per affrontare con pro attività e realismo la caccia dei prossimi anni che vedrà coinvolto il cacciatore non solo per la gestione del territorio, con interventi mirati a coadiuvare il mondo agricolo e garantire la sicurezza dei cittadini e intervenire sull’ambiente a difesa della biodiversità, ma soprattutto per costruire un percorso culturale responsabile improntato sulla responsabilità e preparazione del cacciatore, la cui presenza e la cui utilità sarà sempre più indispensabile e necessaria. Questo ultimo concetto lo dobbiamo coltivare e trasmettere non solo nelle nostre fila ma far capire anche all’esterno del nostro mondo, che della nostra attività conosce – purtroppo – ben poco”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.