Roberto Salvini lancia i “distretti del tartufo”. Presto il Bianco della Lucchesia

Prima ha lanciato l’invito a “istituire altre zone geografiche per il tartufo: nel volterrano, nella Valdera, a Palaia, Peccioli, Forcoli. Non escluderei – ha poi aggiunto – di fare i ‘distretti del tartufo’ per attivare investimenti in questo settore”. Le idee sono del consigliere regionale della Lega Roberto Salvini che le ha raccontate in occasione del “lancio” dell’istituzione della zona geografica di provenienza del tartufo bianco della Lucchesia, comprendente i territori dei comuni di Lucca, Capannori e Porcari. La proposta di delibera è stata votata all’unanimità in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi del Pd sarà all’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio regionale della Toscana.

Il presidente ha ricordato che la delibera consegue l’approvazione di un ordine del giorno del 27 giugno 2017 con cui l’Aula impegnava la Giunta regionale a valutare l’opportunità di proporre al Consiglio l’istituzione di questa nuova zona geografica “allo scopo di qualificare la produzione regionale tartuficola e di offrire al consumatore conoscenza della provenienza del prezioso” fungo sotterraneo. In commissione si è ricordato che è stata affidata un’indagine all’Università di Siena per verificare la presenza del tartufo bianco in Lucchesia. Dai risultati dello studio è emerso che le tartufaie si concentrano principalmente nel territorio di Lucca e poi di Capannori e Porcari mentre non è stata rilevata presenza nei comuni di Altopascio e Montecarlo. Da qui, il via libera alla nuova area tartufigena. La vicepresidente Irene Galletti del M5S si è, invece, soffermata sulla necessità di “individuare della aree di qualità” e di “fare una mappatura delle aree tartufigene d’eccellenza”.

 

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