Hotel Miravalle, Guazzini: “Affitto come quello di una casa non in centro”

“Se non ho letto male, pare che la società vincitrice si sia impegnata a fare investimenti per complessivi 1.100mila euro sulla struttura. Non mancherò di chiedere in Consiglio se oltre a ciò ci sia l’impegno a concedere spazi all’utilizzazione pubblica di un bene così importante. Ma un canone così basso resta comunque paradossale. Per un confronto, per la sede ‘provvisoria’ del liceo Marconi a La Scala viene pagato a una società milanese un canone d’affitto di circa 33mila euro l’anno. E che si tratti in questo caso della Provincia di Pisa e non del Comune di San Miniato è poco rilevante: sempre di soldi pubblici si tratta”. La riflessione è del consigliere comunale di Cambiamenti Manola Guazzini, sulla concessione dell’Hotel Miravalle per i prossimi 20 anni (San Miniato, l’hotel Miravalle alla San Martino per 20 anni). 

Per 20 anni “125.400 euro – spiega Guazzini – vuol dire 6.270 euro l’anno, 523 euro al mese: quanto si paga normalmente per l’affitto di un qualunque appartamento familiare di quattro stanze non nel centro storico, ma a San Miniato Basso o a San Donato. Da non crederci, ma è questo il canone con cui la società San Martino srl ha ottenuto l’affidamento ventennale dell’Hotel Miravalle: un edificio storico in posizione panoramica, in pieno centro storico di San Miniato, con una superficie di duemila metri quadri, albergo, ristorante, bar caffetteria. Non solo, ma per i primi 6 anni è previsto un pagamento, di fatto puramente simbolico, di 100 euro l’anno”.
“Guarda un po’ poi – prosegue la consigliera -, la società che ha avuto l’assegnazione in base alla ‘procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara’ con cui la Giunta uscente (ma in alcuni suoi strategici esponenti anche rientrante) aveva stabilito di procedere in piena campagna elettorale dopo numerosi fallimenti dei tentativi di assegnazione fatti con bandi di gara, è la stessa che ha avuto in gestione l’immobile in assegnazione provvisoria dal 2016 al 2018. E questo nonostante la San Martino srl sia presente con una propria quota azionaria, seppure minimale, in San Miniato Gestioni, la società che, in quanto incaricata di liquidare la questione del Project financing, è in contenzioso col Comune. Se i risultati a cui si perviene nella gestione delle entrate del Comune sono questi, non ha davvero molto senso che si oppongano obiezioni fondate sul ‘rigore della finanza pubblica’ alla nostra proposta di contrarre un mutuo per liquidare in un colpo solo il contenzioso sul Project financing. E ha anche senso interrogarsi se non varrebbe la pena di mettere in gioco una parte importante del patrimonio comunale, come l’Hotel Miravalle per fare fronte per il Project senza compromettere la capacità di investimento e di intervento sociale dell’Ente, invece che per ricavarne un canone così irrisorio”.

 

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