La cena a 10 mani apre la stagione del tartufo a tavola foto

I giorni del tartufo a San Miniato ormai sono alle porte. E continuano le iniziative di presentazione degli eventi organizzati da San Miniato Promozione e dal Comune per raccontare, un assaggio alla volta, la Mostra Mercato che sarà. A partire dalle sagre. A stagione della ricerca aperta da 20 giorni, La Serra aprirà la stagione a tavola: al bar Cantini, nel centro storico di San Miniato, è stata presentata la 12esima Sagra del tartufo bianco e del fungo porcino.

In centro storico, invece, la Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato, la numero 49, apre nel fine settimane del 9 e del 10 novembre, inaugurando l’ultima serie di eventi legato al tartufo bianco, ma anche quello di respiro più ampio dopo la carrellata di iniziative organizzate dalle associazioni del territorio nella varie frazioni. 
Una manifestazione storica, con la storia scritta in un libro, quello scritto dal presidente di San Miniato Promozione Delio Fiordispina che proprio nei giorni di Fiera sarà presentato. San Miniato e 50 anni di tartufo a San Miniato raccontati, ricorda Fiordispina, “Da quei primi eventi organizzati al Miravalle da Renato Tozzi fino ad arrivare a oggi e il percorso che è stato fatto per portare il tartufo a essere il prodotto che connota e valorizza San Miniato, il suo territorio e ha fatto da traino anche agli altri prodotti delle nostre colline”. In un legame doppio, perché le colline samminiatesi sono terra di tartufo e il tartufo bianco è quello di San Miniato.
La storia del tartufo è la storia di una cultira, che ha trasformato il fungo sotterraneo da prodotto povero e “puzzolente” a re della tavola di lusso. Un cambio che si deve per primi ai cuochi. “Tozzi – racconta Fiordispina – era un cuoco di alto livello che aveva viaggiato, lavorato in Inghilterra e fu lui a intuire che del tartufo bisognava parlare e farlo conoscere. Noi, all’inizio, avevamo paura a parlare del tartufo: si faceva la fiera ma meno se ne parlava meglio era, poi con gli anni ’80 arrivò un processo di democratizzazione del tartufo e della tavola. Quando cominciammo a parlarne e a farlo conoscere anche sfatando il mito del suo prezzo esorbitante. Ecco, in questo senso la cultura del tartufo è cambiata: oggi, alla fine, con 10 grammi di tartufo ci si può mangiare e non è certo un prezzo proibitivo e questo ha contribuito a far conoscere e valorizzare il tartufo e San Miniato. Oggi – conclude Fiordispina – quando si dice San Miniato in giro per l’Italia la gente pensa subito al tartufo”. Il libro di Fiordispina durante la 49esima mostra del tartufo sarà presentato in una serata dedicata proprio al tartufo ieri e quello di oggi, che se da un lato avrà il sapore Amarcord, dall’altro si proietterà nel presente e anche per quanto possibile nel futuro.
Ma la 49esima mostra mercato del tartufo non passerà alla storia solo per essere il preludio dell’edizione dei 50 anni, infatti gli organizzatori a cominciare dall’assessore al turismo Elisa Montanelli, hanno voluto fare ‘un volo’ culturale e storico legando la cultura del tartufo a quella della luna e quindi al 50esimo dell’allunaggio attraverso la collaborazione con un’altra zona di eccellenze in fatto di tartufo ed enogastronomia: le Marche. In particolare Fermo e Porto Recanati, dove quest’anno è stata allestita una grande mostra per ricordare l’allunaggio del 1969 che agli italiani fu raccontato da un pool di giornalisti ed esperti attaverso la lunga diretta Rai, i meno giovani ricorderanno Tito Stagno e Andrea Barbato. Il consulente scientifico durante questa lunga diretta era Enrico Medi che nel 1911 era nato Porto Recanati. In Terra di Marche, infatti, quest’anno è stata allestita una grande mostra sull’allunaggio e sui viaggi nel cosmo. La mostra, con oltre 160 immagini inedite dell’allunaggio nel primo week end della mostra mercato di San Miniato farà tappa nel centro storico, dove inoltre sarà anche presente un planisfero largo 7 metri e alto 4 per scoprire la volta celeste nella varie epoche storiche. Inoltre sarà allestita anche una mostra di artisti che hanno dedicato le loro opere al tema della luna.
“Quella di quest’anno – ha spiegato il vicesindaco Elisa Montanelli – quindi sarà una Mostra con eventi che vogliono avere anche un livello culturale: un fine settimana sarà dedicato ai Medici, un altro alla luna e al 50esimo dell’allunaggio”. Una mostra mercato quindi pensata in modo che gli appuntamenti con il tartufo, ma anche con la cultura, siano molti e che alla fine possa dare risalto al prodotto, anche al territorio in modo organico senza sovrapposizioni e senza sbavature. Anche l’organizzazione degli stand e della fruibilità della mostra è stata curata fin nei minimi dettagli grazie anche al lavoro del personale della fondazione San Miniato promozione, in particolare Gabriella Tessieri che spiega: “Quest’anno i due giorni di ogni fine settimana saranno interamente fruibili per i visitatori e per gli espositori. Abbiamo risolto i problemi logistici che si erano manifestati in passato, come quello del sabato mattina quando molti espositori non potevano montare per la necessità di convivenza con il traffico e per l’edizione 2019 possiamo dire che i due giorni del fine settimana, sabato e domenica, saranno pienamente fruibili. Gli espositori e i visitatori, già dal sabato mattina, troveranno una mostra mercato completamente attiva”.
Intanto le prime due tappe, quella della conferenza stampa in Regione a Firenze in programma per il 25 settembre, con la presentazione di tutte e sei le iniziative legate al tartufo che dal prossimo fine settimana, quando partirà la 12esima Sagra del tartufo bianco e del Porcino alla Serra nei giorni del 27, 28 e 29 settembre, prenderanno il via e quella della cena inaugurale della stagione del tartufo a San Francesco, la sera del 24 settembre, stanno per prendere il via.
Una novità importante è proprio la cena del 24 settembre. “Una cena a 10 mani” ha sottolineato Fabrizio Mandorlini, addetto stampa della Fiera e che per la prima volta metterà nella stessa cucina i cuochi e le cuoche di tutti e sei gli eventi della stagione del tartufo con un menu improntato alla valorizzazione e promozione dei prodotti del territorio, a cominciare dal tartufo. Per la sera del 24 infatti è stato studiato un menu che comincerà con gli aperitivi al tartufo curati dal tartufo al Pinocchio, per poi continuare con il carpaccio di manzo al tartufo bianco della Ruga, la zuppa al tartufo bianco dell’associazione culturale di Corrazzano e gli ormai famosi tagliolini al tartufo bianco serviti al cartoccio dalle cuoche della Serra. Poi, le scaloppine al tartufo bianco con erbette preparate dai volontari di Balconevisi e i cantucci di Federico Gazzarrini. I vini saranno tutti proposti dai Vignaioli di San Miniato, le carni invece le fornirà la macelleria lo Scalco. Alla cena è già stata annunciata la partecipazione del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, dell’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo e dei consiglieri regionali Antonio Mazzeo e Andrea Pieroni. Piccola curiosità: sono stati invitati anche gli ex sindaci di San Miniato degli ultimi decenni.

 

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