Da Gaber ad Ale e Franz e Gravina: la stagione del Verdi foto

Isa Danieli e Giuliana De Sio, Ale e Franz, Vinicio Marchioni e Giuseppe Zeno, Giobbe Covatta, Giuseppe Cederna, Silvio Orlando, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Lello Arena, Silvio Orlando. Ci saranno anche loro sul palco del teatro Verdi di Santa Croce sull’Arno nella stagione 2019-2020, per il 35esimo progetto di programmazione, formazione, promozione e produzione. “Il Verdi – per la sindaco di Santa Croce Giulia Deidda – è un fiore all’occhiello, un presidio importante.

Da sindaco considero la cultura un bene primario. Laboratori, momenti di condivisione e partecipazione fanno dell’attività e del teatro un’offerta complessa e complessiva” continua Deidda, che sottolinea la decisione di “non ritoccare i prezzi dei biglietti”. L’assessore alla cultura di Santa Croce, Elisa Bertelli sottolinea il valore “della quotidianità” e quindi “la scelta della Giunta comunale di investire non solo nel cartellone ma anche nelle diverse articolazioni della residenza teatrale”.
Il primo cartellone del teatro comunale riporta al 1986 e si arriva ad oggi presentando una stagione teatrale con attori e attrici di primo piano. Come da tradizione, poi, spazio ai bambini e alle loro famiglie con le rassegne Il baule dei sogni e Stasera pago io e alle nuove generazioni con Primo tempo. “Siamo orgogliosi – ha aggiunto la consigliera regionale Alessandra Nardini -. Il teatro di Santa Croce, anche grazie al lavoro dell’amministrazione comunale e di Residenza artistica, è un’esperienza che porta la cultura in tutte le realtà, anche le più piccole”. In primo piano, quest’anno, una stagione “all’insegna dell’eccellenza, che ha davvero qualcosa in più e non ha nulla da invidiare a quelle di teatri più grandi e merita davvero di essere conosciuta da tutti: ci sono attori di livello nazionale e internazionale ed è un’offerta anche per le famiglie. Ci sono anzi appuntamenti specifici per educare le famiglie e i bambini alla cultura del teatro, attraverso la quale si possono divulgare messaggi importanti”.
Dalla presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus Beatrice Magnolfi il riconoscimento sul campo a tutti gli attori coinvolti, istituzionali e artistici, per un’offerta colta e popolare. La collaborazione è “ottima” assicura Magnolfi e permette di parlare di ragazzi, di scuole e anche di investimenti sulla diffusione della cultura teatrale. Una visione che richiede un respiro di medio e lungo periodo, ma già nell’immediato assicura “l’occupazione media di 280 posti in teatro su 289 complessivi, che significa piena occupazione”, dice la presidente. Magnolfi, confermando un andamento in positivo anche per gli incassi, ricorda infatti che “con le poltrone vuote la cultura non si fa”. Fondamentale il sostegno delle istituzioni, precisa Renzo Boldrini, direttore Giallo Mare Minimal Teatro, che in sala Montanelli ricorda “l’oculatezza” da sempre seguita nell’attività ma soprattutto “la volontà politica” che permette al Teatro di essere “un laboratorio di cittadinanza attiva” e di essere alla portata di tutti. E grazie, naturalmente, “al pubblico”.
Sono nove gli spettacoli che animano la stagione di prosa del Verdi, a partire da domenica 10 novembre con lo spettacolo Il Grigio di Giorgio Gaber e Alessandro Luporini, nell’adattamento di Giorgio Gallione con protagonista Elio, storico leader delle Storie Tese, sempre più frequentatore di palcoscenici anche teatrali. Lunedì 18 novembre in scena Romeo&Giulietta.Nati sotto contraria stella, da William Shakespeare, con Ale e Franz, ai quali è affidato il compito di interpretare due dei sette vecchi comici girovaghi chiamati a raccontare la dolorosa vicenda di Romeo e Giulietta. Venerdì 6 dicembre due attrici napoletane Isa Danieli e Giuliana De Sio saranno Le signorine spettacolo firmato da Gianni Clementi, con la regia di Pierpaolo Sepe. Le Signorine è un testo irriverente e poetico che racconta la storia di due sorelle zitelle che trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. La voce del mago è di Sergio Rubini.
Il 2020 si apre giovedì 16 gennaio con La divina commediola di e con Giobbe Covatta, un reading con commento del L’Inferno, tratto dalla Divina Commedia. Vinicio Marchioni e Giuseppe Zeno, coppia inedita di attori per I soliti ignoti, adattamento teatrale di Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli, tratto dalla sceneggiatura di Mario Monicelli in scena venerdì 24 gennaio. Venerdì 7 febbraio Petra Magoni e Ferruccio Spinetti proporranno Turandò, nuovo spettacolo dei due talentuosi artisti, che moltiplicheranno le loro doti per alimentare il vero soggetto del racconto: l’enigma. Martedì 3 marzo Lello Arena protagonista di Parenti serpenti di Carmine Amoroso, testo riadattato dall’omonimo film di Mario Monicelli. Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, con ricordi e regali da scambiare, un rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari. Martedì 17 marzo è Si nota all’imbrunire (solitudine da paese spopolato), uno dei più apprezzati testi della drammaturgia italiana con uno straordinario Silvio Orlando, affiancato da Roberto Nobili. Un testo profondo ed ironico sulla solitudine che come un’epidemia sociale si diffonde sempre di più nel nostro quotidiano. Ultimo spettacolo in cartellone mercoledì 1 aprile Tartufo da Molière, con Giuseppe Cederna, Roberto Valerio e Vanessa Gravina. Inizio spettacoli alle 21,15 se non diversamente indicato
Nell’insieme delle varie programmazioni che concorrono a formare il cartellone 2019-2020, la programmazione di Primo tempo ha il compito di relazionarsi con una platea non solo anagraficamente, ma anche culturalmente più giovane. Sono cinque gli spettacoli di Primo tempo, tre serali e due in matinèe per le secondarie superiori. Tutti questi appuntamenti sono incentrati su importanti temi d’impegno civile fondendo con poesia e ironia, leggerezza ed approfondimento storico culturale. A vent’anni dal debutto, Ascanio Celestini porta in scena Radio clandestina, spettacolo che riflette sulla storia e sulla memoria a partire da uno degli episodi più tragici dell’occupazione nazista in Italia. Al Verdi in scena mercoledì 25 marzo alle 21,15.
L’altro appuntamento da segnare in agenda è per mercoledì 15 aprile quando su palco salirà Oscar de Summa, un altro straordinario raccontatore del teatro italiano, che a Santa Croce porterà il suo lavoro Stasera sono in vena, uno spettacolo ironico e amaro al tempo stesso, in cui si racconta parte della sua adolescenza in Puglia, negli anni Ottanta. Lo spettacolo è stato finalista ai Premi UBU 2015 come migliore novità italiana, finalista Rete Critica 2015 come miglior spettacolo e spettacolo vincitore del premio Cassino Off.
Come avviene da tradizione la programmazione serale di Primo tempo si conclude con la produzione del saggio spettacolo della scuola di teatro Achab. La data è ancora da definire e il tiolo provvisorio è La rabbia. Per le matinèe lunedì 13 gennaio alle 10 in scena I promessi sposi di Kanterstrasse, con Luca Avagliano, Lorenza Guerrini, Simone Martini e Alessio Martinoli, venerdì 13 marzo il Teatro popolare dell’arte presenta Pupi siamo, ispirato a I giganti della montagna di Luigi Pirandello con Marco Natulucci e Gianfranco Quero.
E anche Il Baule dei sogni festeggia una traguardo da record con trentaquattro anni di attività. Si tratta di una delle proposte di teatro per le nuove generazioni più importanti del panorama teatrale regionale e nazionale, al quale partecipano compagnie selezionate nel panorama professionale più qualificato del teatro per le nuove generazioni. Il Baule dei sogni è la prima rete teatrale di teatro per le nuove generazioni nata in Toscana, alla quale, oltre al comune di Santa Croce sull’Arno, aderiscono i comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli Val d’Arno, San Miniato e Santa Maria a Monte. Molti i linguaggi e i segni drammaturgici che caratterizzano i titoli in cartellone, dal teatro contaminato dai linguaggi multimediali e dalla musica, a quello di parola, al teatro di figura.
Il Baule dei sogni prevede trenta spettacoli, da dicembre a aprile, tra quelli rivolti alle scuole, in orario mattutino, e quelli della domenica a Santa Croce e il sabato a Santa Maria a Monte, in orario pomeridiano.
Decima edizione della rassegna dedicata alle famiglie Stasera pago io! un progetto speciale pensato e strutturato da Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Giallo Mare Minimal Teatro. E’ certamente uno degli appuntamenti più attesi del Verdi e propone la formula del fantassegno (denaro virtuale che non comporta nessuna spesa), ovvero pagano solo i bambini, che con un biglietto da 5 euro portano a teatro i propri familiari, i quali muniti di fantassegno possono entrare gratis e godere dello spettacolo. Il progetto mira a coinvolgere i bambini, le scuole e le famiglie, affinché il teatro sia vissuto non come un’occasione speciale, ma come una necessità, una buona abitudine per tutti.
Stasera pago io! propone quattro spettacoli in orario serale (ore 21): venerdì 8 novembre Il gatto con gli stivali di Accademia perduta, venerdì 15 novembre Buono come il lupo di Giallo Mare Minimal Teatro, venerdì 22 novembre Mostriciattoli, una delle ultime produzioni di Giallo Mare Minimal Teatro, infine venerdì 29 novembre La bottega dei giocattoli di Teatro Crest.
Al Teatro Verdi, da venti anni, è attivo il laboratorio teatrale Achab, che si rivolge a giovani e adulti e utilizza il linguaggio teatrale come strumento di conoscenza delle proprie capacità comunicative e relazionali. Ci sarà un incontro di presentazione martedì 22 ottobre alle 21 al Teatro Verdi, mentre martedì 29 ottobre alle 20,30 è prevista una lezione introduttiva.
Stasera alle 21,15 ci sarà l’inaugurazione della stagione.

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