Roffia, la cassa di espansione è della Regione

La cassa di espansione di Roffia è della Regione Toscana. Il Comune di San Miniato ha infatti sottoscritto il verbale che sancisce la consegna. Ieri 14 novembre, i tecnici hanno firmato insieme a quelli del genio civile Valdarno Inferiore davanti al sindaco di San Miniato Simone Giglioli e all’assessore ai lavori pubblici Marzia Fattori.

A maggio scorso i lavori di costruzione della cassa di espansione di Roffia a San Miniato sono stati ultimati e collaudati e adesso la cassa è stata inserita nel sistema di controllo e monitoraggio delle piene dell’Arno, in modo da contribuire a mitigare il rischio di alluvioni nella zona del medio e basso Valdarno. “Questa opera strategica di importanza regionale – spiegano il sindaco Giglioli e l’assessore Fattori -, dotata di paratoie mobili, ad oggi è l’unica lungo l’asta dell’Arno che può essere utilizzata in varie situazioni di pericolosità e rischio che gli eventi climatici, purtroppo sempre più frequenti, possono portare. La Regione Toscana, soggetto competente per legge, grazie alla sottoscrizione del verbale di accordo, si assume quindi l’obbligo della manutenzione e di tutte le attività connesse alla sua gestione, sollevando quindi il Comune da qualsiasi competenza anche in termini di governo, vigilanza e tutela”.
La realizzazione della cassa di espansione ha impegnato molto il Comune di San Miniato, soggetto attuatore, ed è stata realizzata grazie a oltre 17 milioni di euro di risorse del Ministero, della Regione Toscana, e degli enti sottoscrittori dell’accordo Città Metropolitana di Firenze, di Pisa e dei Comuni di San Miniato Cerreto Guidi e Fucecchio. Dal 2009 quando sono iniziati i lavori, il Comune ha portato l’intervento, affrontando grandi difficoltà, quali il fallimento della ditta di appalto e due somme urgenze, l’ultima delle quali nel 2014 ha comportato ulteriori risorse rispetto a quelle previste nell’Accordo di programma. Oggi l’opera è conclusa ed è pronta per portare i suoi benefici sull’intero territorio. “Da questa azione – aggiunge il sindaco – nasce un tavolo permanente al quale siederemo insieme alla Regione, dove si svilupperanno le azioni mirate a far crescere il potenziale del bacino remiero a scopi sportivi e ricreativi. Il lago Roffia, oltre ad aver incrementato notevolmente la sicurezza dal rischio idraulico per tutta la zona, può diventare uno specchio d’acqua in grado di ospitare non solo gli appassionati e gli sportivi di tutti i giorni, ma anche le grandi competizioni acquatiche sia nazionali che internazionali, come le Olimpiadi 2032. Senza dimenticare che l’area ha, tra le molte possibilità, anche quella di far parte della ciclopista dell’Arno, divenendo un’attrazione turistica inserita all’interno di percorsi specifici sul territorio, con la possibilità di creare servizi ad hoc”.

 

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