Erba incolta, rifiuti abbandonati e cani in fuga: multe non pagate per migliaia di euro. Santa Maria a Monte intima i pagamenti

Ci sono circa 40 ordinanze

È tempo di riscossioni nel comune di Santa Maria a Monte, o almeno si spera. A dirlo sono le quasi 40 ordinanze di ingiunzione di pagamento pubblicate in pochi giorni sull’albo pretorio. Tutte fanno riferimento a verbali elevati dalle autorità competenti nel 2017 per i motivi più disparati, ma che non sono ancora stati pagati. In tutto, mancano più di 6mila euro.

La maggior parte di queste ingiunzioni riguarda violazioni al regolamento della raccolta dei rifiuti solidi urbani, ma ci sono anche multe per violazioni dei regolamenti sul commercio e altre legate agli amici a 4 zampe. L’importo delle sanzioni va dai 60 euro fino a superare i mille. Le multe riguardano privati cittadini e imprese sparse su tutto il territorio comunale e a occuparsene sono stati, a seconda dei casi, polizia municipale, Asl Toscana nord ovest e il reparto dei carabinieri biodiversità di Montefalcone.

La multa più salata riguarda proprio un’attività che, dopo aver variato l’area di esercizio commerciale, ha omesso di comunicarlo alle autorità competenti. Un’omissione costata più di mille euro. Anche un banco di frutta e verdura ha dovuto fare i conti con i regolamenti che vincolano l’utilizzo di suolo pubblico: il comando di polizia municipale di Santa Maria a Monte ha multato i titolari di un furgoncino ambulante per frutta e verdura perché questo utilizzava anche marciapiedi e fioriere per esporre la merce e per appoggiarci cassette vuote, senza averne l’autorizzazione.

Poi ci sono alcune ingiunzioni che intimano al pagamento i proprietari di terreno che non hanno provveduto alla pulitura. Questi sono sia abitazioni che imprese. La mancata pulizia delle sterpaglie può provocare incendi e il proliferare di animali e insetti indesiderati.

Anche i cani sono stati oggetto di queste sanzioni: in almeno due casi, infatti, sono stati elevati verbali per omessa vigilanza. In parole povere, per aver lasciato che i cani scappassero e procurassero un pericolo per la viabilità e per la sicurezza dei pedoni. In un caso, invece, l’intervento dell’usl Toscana nord ovest con i carabinieri del reparto biodiversità hanno constatato che i padroni del cane avevano cambiato residenza omettendo di comunicarlo all’anagrafe canina.

I motivi, quindi, sono disparati, ma come spesso succede ci sono anche sanzioni per chi si ostina ad abbandonare i rifiuti per strada. Stavolta però l’ingenuità di due soggetti li ha tratti in inganno: dopo il ritrovamento di alcuni sacchi abbandonati non è stato difficile per gli agenti di polizia municipale risalire ai responsabili grazie ad alcune cose a loro riconducibili. Moltissimi sono i casi di conferimento di rifiuti sbagliati nei sacchi per la raccolta differenziata e poi ci sono anche ditte che sono state sorprese a mischiare i propri rifiuti con quelli di altre imprese vicine. Insomma, gli accertamenti sono partiti in blocco e dopo queste ingiunzioni, si spera che i responsabili finalmente paghino.

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